Verso la solitudine alimentare

Per la mia rubrica “Distillati di sapienza” vi segnalo un capitolo del volume di Jacques Attali “Cibo. Una storia globale dalle origini al futuro” (ed. Ponte alle Grazie, 2020). Si tratta di un libro molto interessante di storia dell’alimentazione, che attraversa le varie epoche della nostra civiltà e si conclude con una descrizione impietosa della situazione della cultura della tavola ai giorni nostri. Proprio a questa descrizione dell’attualità si riferisce il passo che vi presento. Attali, nato ad Algeri nel 1943, è saggista, giornalista, economista, scrittore e musicista. Figura di spicco della cultura europea, è stato consulente di alcuni Presidenti della Repubblica francese.

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Super food? Sono molto perplessa …

Si fa un gran parlare di super-alimenti che sarebbero un vero toccasana. Tutti pazzi per le bacche di goji, di Acai, di olivello spinoso, per il the Matcha, i semi di chia, il mirtillo dell’Alaska, che contengono vitamine, flavonoidi, antiossidanti, probiotici, carotenoidi … e via dicendo. Vengono chiamati Super food, termine coniato dal marketing per pubblicizzare questi alimenti e invogliare all’acquisto (nonostante i costi piuttosto alti). Sono davvero così indispensabili e salutari oppure il messaggio è fuorviante? E’ una moda passeggera, pilotata da un accurato battage pubblicitario delle industrie alimentari, o è davvero la chiave per la nostra salute e per l’alimentazione del futuro? C’è poi la moda dei cibi in polvere, delle barrette o dei beveroni dietetici che sostituiscono un intero pasto.

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“A Tavola!” Una mostra a Castel Taufers sulla storia della cucina

Sto trascorrendo una splendida vacanza in Alto Adige ed è stata davvero una bella sorpresa quella di scoprire che a Castel Taufers, che domina fiero e massiccio la località di Campo Tures, è stata allestita una mostra dedicata alla storia dell’alimentazione e alla cultura della tavola, attraverso i secoli e le epoche. Nella torre del castello si susseguono, un piano dopo l’altro, i pannelli e gli allestimenti dedicati al tema: si parte dall’uomo della preistoria, inizialmente cacciatore e raccoglitore, che scopre i vantaggi della coltivazione della terra e dell’allevamento del bestiame e che viene incentivato agli scambi commerciali con gli altri uomini per ottimizzare l’approvvigionamento degli alimenti. Il cibo, la sua produzione e distribuzione diventa così il motore della storia umana, delle relazioni tra i popoli e del loro sviluppo. La scoperta del fuoco e dei vantaggi della cottura degli alimenti apre la strada alla nascita della cucina, dal falò della grotta fino alla cucina moderna e tecnologica dei nostri giorni.

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La tavola del pellegrino di Santiago de Compostela

Il pellegrinaggio è una pratica antichissima: si intraprende per fare penitenza, per devozione, per un maggiore incontro spirituale con Dio, per vivere un’esperienza personale intensa. Si abbandonano le proprie abitudini e comodità e si affronta la fatica e il disagio del cammino, spinti dalla bellezza e dall’importanza dell’obiettivo, della meta. Uno dei cammini più famosi è certamente quello di Santiago de Compostela, sulla tomba dell’apostolo Giacomo. Il mio amico di vecchia data (e giornalista) Marcello Parilli nel mese di maggio del 2006 ha compiuto l’impresa, ha percorso oltre 800 chilometri a piedi, da Saint-Jean-Pied-de-Port nei Pirenei francesi per giungere dopo 29 giorni a Santiago. Ho ascoltato molti racconti di questa sua straordinaria esperienza, ma mi era rimasta qualche curiosità a proposito dei pasti del pellegrino. Ecco cosa mi ha raccontato nel corso della nostra piacevole chiacchierata. Continua a leggere

Distillati di sapienza – Cibo e rituali sociali

Per la rubrica “Distillati di sapienza“, vi suggerisco la lettura di questo articolo della dott.ssa Cristina Rubano, Psicologa, Psicoterapeuta specialista in Psicologia della Salute.

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Il cibo riassume in sé significati simbolici e relazionali che vanno oltre le semplici necessità fisiologiche che il nutrimento va a soddisfare. In tal senso possiamo parlare di cibo e rituali sociali trasversalmente alle epoche e alle culture, nel costruire e tramandare identità, ruoli, significati e istituzioni collettive. Continua a leggere

Pane & Focolare e Milano Food City – 8 maggio 2018

Dal 7 al 13 maggio Milano sarà teatro della Milano Food City 2018, settimana dedicata al mondo della tavola e del cibo di qualità. Si terranno moltissimi eventi, e la vostra food blogger non si lascerà sfuggire l’occasione ghiotta (è il caso di dirlo!) per curiosare tra le tante offerte culturali, le degustazioni e gli show cooking.

Ma non solo: l’8 maggio alle ore 10.30 parlerò di storia, cultura e socialità del mondo della tavola ad un evento organizzato dall’Associazione ART – Arti della Tavola e del Regalo nell’ambito dell’iniziativa denominata  GUSTO & SOCIALITA’ – Show cooking ed Eventi. Continua a leggere

Social eating: voglia di buona cucina e voglia di compagnia

C’è una nuova moda: il social eating. Chi ha passione per la cucina invita a casa propria persone conosciute nel web, attraverso alcuni portali nati proprio per fare incontrare cuochi dilettanti e avventori che sono alla ricerca di nuovi sapori, nuove frontiere culinarie, nuovi amici, il tutto a prezzi onesti, a volte molto vantaggiosi. Per chi cucina c’è la soddisfazione di condividere le proprie competenze, realizzare il sogno di essere chef per una sera, e anche realizzare un piccolo guadagno: ed ecco che cucine, salotti e terrazze si trasformano, occasionalmente, in un ristorante.

Come si fa? Continua a leggere

La bellezza della tavola, nelle parole di Roger Scruton

Oggi vi presento un passo di una conferenza dello scrittore e filosofo britannico Roger Scruton, a proposito della bellezza della tavola. Come ormai sapete, è un tema che mi sta molto a cuore. Gli uomini hanno sempre intuito e dato valore all’aspetto sociale del nutrimento: per questo motivo  trasformano in piacere e bellezza la necessità del sostentamento quotidiano. Sotto la ricerca della bellezza, anche a tavola, si nasconde un’esigenza morale. E non parlo di lusso, ostentazione,  performance, ma parlo di un rito che produce effetti sulle persone che lo vivono. La tavola diventa così un’alta espressione della cultura umana, una forma di arte: Continua a leggere

La cultura della tavola fa fiorire i deserti interiori

Alcuni anni fa mio marito ed io siamo andati a visitare una comunità di recupero di tossicodipendenti. Un conoscente ci aveva suggerito la visita, perché per lui era stata edificante. Non aveva torto, anzi.

La prima cosa che abbiamo notato, appena arrivati davanti alla grande casa, è stata la bellezza e la pace del luogo. Le finestre della facciata erano abbellite da cascate rigogliose di gerani in fiore, le aiuole erano curate e ordinate, gli alti cipressi svettavano intorno alla grande struttura in mattoncini color terra di Siena. Nell’aria, silenzio e profumi.

Suoniamo alla porta, con un po’ di timore perché non c’è alcuna informazione sull’orario di ricevimento di visitatori. Temiamo di disturbare. Ci apre un giovane che ci accoglie con un sorriso. Continua a leggere