Quest’anno le mie vacanze sono state all’insegna del relax, in Versilia. Essendo però un po’ zingara, non crediate che io abbia fatto una sedentaria vita da spiaggia: dopo tre giorni sotto l’ombrellone ho cominciato ad organizzare qualche gita nei dintorni, per vivacizzare le giornate che altrimenti sarebbero diventate per me monotone e noiose. D’altronde il bello dell’Italia è che in ogni regione ci sono paesi deliziosi da visitare, montagne da esplorare, panorami mozzafiato e un patrimonio culturale e artistico unico al mondo. Ho visto musei, cave di marmo, monasteri, spiagge, antiche certose, darsene con centinaia di barche di tutte le fogge e dimensioni, borghi medioevali, castelli e città d’arte. Continua a leggere
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Estate, tempo di sagre
Queste brevi riflessioni mi sono state ispirate da una sagra paesana alla quale ho partecipato. E’ stata una serata in bella compagnia che mi ha rivelato ancora una volta l’importanza di queste iniziative, sempre connotate da tante sfumature che concorrono al loro successo. Tre giorni di festa, con padiglione gastronomico, una corsa amatoriale su strada, una mostra fotografica, un momento dedicato agli anziani, cerimonie istituzionali e ogni sera orchestra, musica e balli.
Sono occasioni che rivelano la forza di una comunità: ci sono persone di tutte le età impegnate nei vari ambiti organizzativi che rendono possibile realizzare tutto questo. Continua a leggere
Basta smartphone a tavola! Rovinano l’atmosfera conviviale
Siamo tutti un po’ dipendenti dagli smartphone e purtroppo anche a tavola certe cattive abitudini prendono il sopravvento: non c’è solo la TV a impedire la conversazione, l’intimità, l’ascolto guardandosi negli occhi. Ora ci sono anche i cellulari collegati ad internet a rompere quell’incantesimo straordinario che si potrebbe creare quando si pranza insieme. La relazione virtuale sembra sempre più urgente e importante rispetto a quella reale. E si perdono occasioni importanti. Questa constatazione, che per me è un po’ ovvia, adesso ha anche un supporto scientifico: Continua a leggere
Buone vacanze!
Cari amici, è tempo di vacanze, di viaggi, di riposo e divertimento. Una bella occasione anche per scoprire la cucina dei luoghi dove trascorrerete le vacanze. Ci sarà anche più tempo per godere della bellezza della convivialità. Io vi saluto con questo video. Continua a leggere
La tavola: un’espressione artistica
Parlare di bontà del cibo e di bellezza della tavola vuol dire parlare di storia, di cultura, di civiltà e di arte. Una volta uno storico disse che, quando si scrive la storia di un popolo, bisognerebbe sempre dedicare un capitolo alle abitudini e usanze di quel popolo a tavola. Esagerazione? Non tanto, se pensiamo che ognuno di noi mette molto di sé stesso nel modo di mangiare. “Dimmi come mangi e ti dirò ch sei”, aforisma già citato ma sempre molto vero.
A tavola si può fare arte. Continua a leggere
Pane & Focolare a Casale Monferrato
Lunedì 12 dicembre ho trascorso una bellissima serata tra amici, a Casale Monferrato. La cornice era davvero raffinata: abbiamo cenato al ristorante La Torre, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di “Cucina radiosa” nel Gatti – Massobrio, guida dei migliori ristoranti d’Italia.
Il menu era ottimo, rispettoso della tradizione ma con un tocco di originalità: Continua a leggere
Social eating: voglia di buona cucina e voglia di compagnia
C’è una nuova moda: il social eating. Chi ha passione per la cucina invita a casa propria persone conosciute nel web, attraverso alcuni portali nati proprio per fare incontrare cuochi dilettanti e avventori che sono alla ricerca di nuovi sapori, nuove frontiere culinarie, nuovi amici, il tutto a prezzi onesti, a volte molto vantaggiosi. Per chi cucina c’è la soddisfazione di condividere le proprie competenze, realizzare il sogno di essere chef per una sera, e anche realizzare un piccolo guadagno: ed ecco che cucine, salotti e terrazze si trasformano, occasionalmente, in un ristorante.
Come si fa? Continua a leggere
Bilbo Baggins e l’ospitalità degli hobbit
“Non sappiamo che farcene delle avventure. Brutte fastidiose scomode cose! Fanno far tardi a cena!” Lo dice Bilbo Baggins nel primo capitolo de Lo Hobbit di J. R. R. Tolkien. In effetti gli hobbit sono famosi proprio perché amano molto la buona tavola, fanno fino a sei pasti al giorno e sono profondamente turbati da tutto quello che potrebbe impedire loro queste buone abitudini.
Tolkien e la cultura della tavola: si potrebbe aprire un blog solo per parlare di questo. I romanzi dello scrittore inglese sono ricchi di episodi dove si parla di banchetti, pranzi, incontri nelle taverne e birrerie, descrizioni di cibi e libagioni, di cantine e dispense ben fornite. Continua a leggere