Il Governo di Giorgia Meloni cambia il nome del Ministero dell’Agricoltura che diventa: Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. Anche su questa decisione si apre il fronte delle polemiche: cosa vorrà dire “sovranità alimentare”? Si tratta di una idea che richiama il “sovranismo” o addirittura l’autarchia? Si sono scatenate le ironie e c’è già chi teme che non si possa più bere il caffè o mangiare le banane. A chiarire le cose, con competenza ed equilibrio, è sceso in campo Carlo Petrini di Slow Food, spiegando che il concetto di sovranità alimentare ha a che fare con la volontà di ridare il giusto valore al cibo nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali, tutelando la biodiversità, costruendo relazioni tra produttori e consumatori, migliorando la consapevolezza sul sistema che regola la produzione alimentare.
Sono concetti molto importanti. Vi segnalo dunque volentieri, nella mia rubrica “Distillati di sapienza” questo articolo di Carlo Petrini, pubblicato sul quotidiano La Stampa e ripreso dal sito di Slow food, per capire cosa vuol dire Sovranità alimentare e perché questa scelta del nuovo governo è degna di apprezzamento.
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