Nella mia ben fornita biblioteca di storia e cultura della tavola non mancano naturalmente i libri di ricette. Tra quelli storici, accanto all’Artusi c’è Il Cucchiaio d’Argento, che nel frontespizio reca come sottotitolo: Il libro fondamentale della cucina italiana. Possiedo la terza edizione, quella del giugno 1951. Mio figlio e mia nuora quando si sono sposati hanno ricevuto in dono la nuovissima edizione totalmente riveduta e trasformata rispetto alle prime e sfogliandola mi sono resa conto di quanti cambiamenti ci siano stati nella cucina italiana in questi 70 anni. In particolare mi ha fatto sorridere scoprire che, nella nuova edizione, è totalmente sparito un capitolo che è invece presente nella mia: Contro l’eccessiva magrezza. Ecco come è introdotto quel capitolo: «Le persone troppo magre non hanno resistenza sufficiente nel loro lavoro e spesso sono brusche ed irritabili perché i loro nervi non sono sufficientemente protetti: donde la necessità di rimpolpare ragionevolmente un corpo sfornito di grasso. La magrezza eccessiva dimostra sempre che nell’organismo c’è qualche cosa che non funziona a dovere». A seguire, le ricette per un bel regime ingrassante.
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Gesù a tavola: occasione di amore e incontro. E spezziamo una lancia in favore di Marta!
La storia dell’umanità è da sempre anche storia del cibo, quello che c’è e quello che manca, quello procurato con il sudore della fronte, donato, ricevuto per amore, condiviso con i familiari, gli amici o gli ospiti inattesi. Ma anche quello che diventa motivo per dichiarare guerra, rubato con saccheggi, il cibo agognato nel deserto o in tempo di carestia. Il mondo della tavola ha sempre influenzato le scelte dell’uomo, caratterizzato il suo cammino e segnato profondamente la sua cultura, il suo rapporto con il prossimo, il tempo del lavoro e quello della festa. Nel piatto non c’è solo un aspetto nutritivo e materiale, ma anche simbolico e culturale.
Continua a leggereChe bello stare a tavola con i bambini!
Nello spogliatoio della palestra intercetto una conversazione tra due giovani amiche. Una di loro, che fa la baby-sitter a due fratellini, si lamenta del fatto che non stanno seduti a tavola: prendono il piatto, si mettono sul divano e pretendono di mangiare guardando la TV. Lei ne ha parlato con la mamma dei bimbi e questa le risponde che va bene così, “basta che mangino”. La ragazza se ne lamenta con l’amica: «Si mangia a tavola! A casa mia si mangia seduti a tavola tutti insieme!». Avrei voluto abbracciarla. Che bello che ci siano ancora dei giovani che hanno queste buone abitudini. Purtroppo in tante famiglie il rito della convivialità è andato perduto, dimenticando che intorno ad una tavola nutriamo non solo il corpo ma anche l’anima.
Continua a leggereLa cucina italiana è la n° 1 al mondo
“Vox populi, vox Dei”, diceva un saggio proverbio. Il sito internet www.tasteatlas.com ha pubblicato la classifica delle migliori cucine del mondo in base ai voti del pubblico. Al primo posto, l’Italia. Al secondo la Grecia e al terzo la Spagna: cucina mediterranea sul podio. La Francia è all’ottavo posto, a pari merito con Stati Uniti e Perù (i nostri cugini d’Oltralpe ci saranno rimasti molto male). A questo link potete leggere la classifica completa https://www.tasteatlas.com/best/cuisines
Continua a leggereMangeremo insetti? La posta in gioco è molto alta
Si allunga la lista degli insetti che la Commissione Europea contempla tra i cosiddetti “nuovi cibi” di cui viene autorizzata la produzione e commercializzazione negli Stati dell’Unione. Che ne penso? Che la materia è molto complessa e non credo che si possa emettere un giudizio senza appello solo limitandoci a considerazioni emotive. Ci sono questioni serie sul tappeto: ad esempio non ci sono ancora certezze su possibili reazioni allergiche, sono ignote le possibili conseguenze sulla nostra salute, e basterebbe questo per essere prudenti. Se poi mi dite che l’insetto fa ribrezzo per il suo aspetto, sono d’accordo con voi, ma ricordiamo che i gamberi, i granchi, le aragoste, che sono contemplati da tempo nei nostri menu, non sono proprio graziosi: provate a digitare su un motore di ricerca le parole “crostacei in cucina”, guardate le immagini che appaiono e poi ne riparliamo. C’è chi dice che basta che l’etichetta mi dica chiaramente che quel prodotto contiene insetti e così la libertà di scelta del consumatore è tutelata.
Continua a leggereLa tavola è donna
Tavolo o tavola? Leggo sul dizionario della lingua italiana: «Tavolo: Mobile formato da un piano di legno o di altro materiale, sostenuto perlopiù da quattro gambe, che serve per vari usi (è preferito a tavola quando sono espressi gli usi specifici e se non si tratta delle tavole da pranzo).» Quando ci si riferisce alla mensa apparecchiata, si usa quindi il termine al femminile. “A tavola” gridano le mamme e le nonne quando il pranzo è pronto. Se gridassero: “Al tavolo” i familiari resterebbero sbigottiti. Si parla del tavolo da lavoro, da disegno, del tavolo delle trattative, di quello operatorio. Ma in tema di convivialità, la tavola è donna. Così come sono femminili le divinità pagane del raccolto, dell’agricoltura, della terra. La cucina è donna, forse perché è così legata al tema della vita e chi più delle donne ha in mano i segreti della vita?
Continua a leggereCiao Gianluigi, grazie della tua amicizia.
Caro Gianluigi,
ci siamo conosciuti seduti intorno ad una bella tavola. Tu e la carissima Loredana ci avete invitato in un ottimo ristorante di pesce di Milano. Quella serata resta indelebile nella mia memoria non tanto per le cose (squisite) che abbiamo gustato ma soprattutto perché ha suggellato la nascita della nostra amicizia. A tavola si diventa amici, lo scrivo spesso nel mio blog, e così è stato. Si è anche schietti e sinceri, quando un bicchiere tira l’altro, e quella sera siamo stati tutti più che sinceri nel parlare di noi senza filtri. Non solo è emersa la distanza calcistica (io juventina e tu appassionato interista), ma sono anche venute presto a galla le diverse visioni politiche e religiose.
Continua a leggere“La cena perfetta”: quando la cucina è anche cuore e speranza
Un film ambientato in un ristorante: ancora! direte voi. La trama presenta effettivamente qualche cliché, ma ci sono alcuni elementi di novità e un finale davvero ad effetto. Il protagonista, Carmine, è interpretato da Salvatore Esposito, volto già noto al pubblico per il ruolo di Genny Savastano nella serie TV Gomorra. Ancora una volta veste i panni di un camorrista: un giovane cresciuto sotto l’ala protettiva di un boss al quale suo padre ha salvato la vita. L’appartenenza al clan sembra il suo destino ma lui è buono nell’animo e manifesta un evidente disagio quando è chiamato a compiere atti criminali.
Continua a leggereCorso online di storia e cultura della tavola
Cari amici, anche quest’anno terrò un Corso online di Storia e Cultura della tavola all’interno del progetto UniTreEdu, promosso da UNITRE. Parlerò della storia del cibo lungo i secoli, della cucina moderna e di quella del Medioevo, della tavola dei monasteri e di quella delle corti rinascimentali. Parlerò delle tradizioni religiose a tavola, della storia e simbologia dei cibi, in particolare del pane e del vino; della bellezza delle apparecchiature, della tavola che ispira gli artisti … e molto altro. Il corso è online, un’ora alla settimana, tutti i mercoledì dalle 16.30 alle 17.30. Comincia il 5 ottobre 2022 e terminerà alla fine di maggio. Trovate il programma a questo link.
Continua a leggereI vantaggi della cena in famiglia per i bambini (e non solo per loro …)
La bella abitudine di mangiare insieme in famiglia contribuisce al benessere dei bambini e alla buona formazione del loro carattere. Lo affermano autorevoli psicologi e psicoterapeuti, supportati da indagini e rigorosi studi accademici. Il vantaggio non è solo quello di una migliore forma fisica, favorita dalla qualità del cibo consumato ad orari prestabiliti, evitando di mangiare cibo spazzatura a tutte le ore. A tavola si parla, si ascolta, si pongono domande, si raccontano i fatti accaduti nel corso della giornata, si crea l’occasione per far emergere i problemi, per affermare le proprie idee e argomentarle: è insomma una palestra di comunicazione e di sviluppo mentale in un contesto piacevole e rilassante. Per questo, nelle famiglie dove c’è la buona abitudine di cenare tutti insieme, i bambini hanno migliori attitudini sociali, sono più bravi a scuola, hanno un lessico molto più ampio, crescendo saranno meno esposti al rischio di alcolismo, stress, aggressività, negligenza. Sviluppano più facilmente attitudine allo sport, alla musica e ad altre espressioni artistiche.
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