Tutela dell’ambiente senza bellezza? Una riflessione davanti al cartone di una pizza

Ebbene sì, una sera abbiamo messo in forno una pizza surgelata. Ci sono situazioni nelle quali ricorrere a questi prodotti industriali permette di sedersi a tavola in pochi minuti, in un giorno di piena emergenza, quando la stanchezza prevale su tutto. Ma cercando le istruzioni sui tempi di cottura mi balza all’occhio la scritta sulla confezione: “Mangiami nel cartone: nel piatto non ci sto!”. A parte il fatto che in casa ho dei simpatici piatti per la pizza, abbastanza grandi da contenere il prodotto. In ogni caso, si può anche tirare fuori dal forno la pizza, metterla su un tagliere, affettarla e mettere i tranci su un piatto di dimensioni normali. L’imperativo categorico che quasi impone di mangiare nel cartone già suona abbastanza bizzarro.

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Cosa ci offre il menu? Bellezza, storia e cultura

Ci sediamo al ristorante, il cameriere ci porge il menu che compulsiamo con curiosità ed interesse: già sentiamo l’acquolina in bocca. Quante volte lo abbiamo fatto eppure non è sempre stato così, il mondo della tavola è molto cambiato. Innanzitutto un tempo non si mangiava mai fuori casa, se non per necessità. Non esisteva il concetto moderno di ristorazione, al servizio di chi ha voglia di mangiare qualcosa di gourmet oppure di chi viaggia per turismo o per lavoro e sfrutta l’occasione per provare nuove esperienze gastronomiche. Oggi l’offerta è ampia, si va dalla pizzeria al ristorante stellato, dal fast food al locale chic, dalla trattoria di cucina regionale a quella etnica.

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Un dipinto: The Lady of the house

William Henry Margetson è un pittore inglese (1860-1940), noto soprattutto per i suoi quadri che ritraggono la bellezza della quotidianità, la serenità della vita familiare e figure femminili eleganti e dolcissime. Il dipinto che vi propongo oggi si chiama “The Lady of the house“. Nella apparente semplicità di un ritratto di donna che condisce un’insalata, emerge tutta la bellezza del contesto e dei particolari, con l’effetto di trasmettere a chi guarda questa immagine una sensazione di raffinatezza, pace e serenità. Continua a leggere

La tavola: un’espressione artistica

tavola-bellaParlare di bontà del cibo e di bellezza della tavola vuol dire parlare di storia, di cultura, di civiltà e di arte. Una volta uno storico disse che, quando si scrive la storia di un popolo, bisognerebbe sempre dedicare un capitolo alle abitudini e usanze di quel popolo a tavola. Esagerazione? Non tanto, se pensiamo che ognuno di noi mette molto di sé stesso nel modo di mangiare. “Dimmi come mangi e ti dirò ch sei”, aforisma già citato ma sempre molto vero.

A tavola si può fare arte. Continua a leggere

Piatti e bicchieri: da oggetti a veicoli di relazione

Tutto ciò che ci riguarda parla di noi: il nostro modo di vestirci, di pettinarci, di utilizzare accessori, di muoverci, di gesticolare. Anche la tavola rispecchia ciò che siamo: può essere sciatta o elegante, sobria o ricercata. Dal modo in cui viviamo il rapporto con la tavola si capiscono tante cose della nostra vita e del nostro modo di pensare. Non è questione di ricchezza, sfarzo e ostentazione. Anche la più semplice tavola di campagna può essere bellissima, se la tovaglia è pulita e ricamata da mani pazienti; se i piatti sono scelti con cura, se i tovaglioli sono legati da una spiga di grano, se il centrotavola di fiori emana il suo profumo, se una candela illumina la stanza. Continua a leggere