Tutela dell’ambiente senza bellezza? Una riflessione davanti al cartone di una pizza

Ebbene sì, una sera abbiamo messo in forno una pizza surgelata. Ci sono situazioni nelle quali ricorrere a questi prodotti industriali permette di sedersi a tavola in pochi minuti, in un giorno di piena emergenza, quando la stanchezza prevale su tutto. Ma cercando le istruzioni sui tempi di cottura mi balza all’occhio la scritta sulla confezione: “Mangiami nel cartone: nel piatto non ci sto!”. A parte il fatto che in casa ho dei simpatici piatti per la pizza, abbastanza grandi da contenere il prodotto. In ogni caso, si può anche tirare fuori dal forno la pizza, metterla su un tagliere, affettarla e mettere i tranci su un piatto di dimensioni normali. L’imperativo categorico che quasi impone di mangiare nel cartone già suona abbastanza bizzarro.

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Cucinare: un lavoro manuale, educativo e formativo

st-honorat-cantina-foto-2_2336637_679438Nel post precedente, ho fatto cenno al problema anche educativo e sociale della diminuzione dell’impegno in cucina. Per spiegarvi perché, parto dal monachesimo.

Ho avuto tante occasioni di parlare del contributo che esso ha dato alla buona cucina e alla buona tavola: birra, vino, formaggi, marmellate, infusi, distillati, basta che un cibo abbia un marchio monastico e acquista subito caratteristiche di qualità e affidabilità. Continua a leggere