Il Galateo di Monsignor della Casa: la marcia in più della buona educazione

Quando si parla di Galateo si parla del rispetto delle regole di buona educazione e correttezza nei rapporti tra le persone. Sbaglia chi crede che Monsignor Giovanni della Casa (1503-1556) parli solo del comportamento a tavola. Nel complesso dell’opera a quel tema è dedicato poco spazio, perché obiettivo dell’autore è quello di dare suggerimenti su come comportarsi per essere gradevole ed ispirare simpatia al nostro prossimo in ogni ambito. La sua opera ha avuto un tale successo che oggi il termine Galateo è ampiamente usato: si parla di galateo negli uffici, di quello in treno, negli spogliatoi delle palestre, in un giardino pubblico, o nell’utilizzo dei telefoni cellulari. Insomma, questa parola è diventata un marchio vincente, che ha attraversato i secoli per identificare una specifica arte: quella della buona educazione. Continua a leggere

Educare a tavola: piccola guida pratica

Ci sono libri da leggere e libri da fare. Il libro Educare a tavola – Piccola guida pratica è proprio un libro da fare, perché ci da molti consigli utili per vivere meglio le occasioni di convivialità in famiglia. Gli autori sono Francesco Cravero, che ho citato spesso in questo blog, semiologo ed esperto di formazione; Mariagrazia Ciravegna, insegnante e pedagogista; Alessio Rocchi, pedagogista e teologo. In appendice, un intervento della pediatra Giovanna Paola Fava.

La struttura è interessante: ogni capitolo ha una prima parte dedicata al significato profondo della tavola e dei suoi gesti, dei cibi e delle ritualità, e poi una seconda parte dedicata a suggerimenti pratici, attività, lavoretti che possono essere fatti dai bambini, aneddoti, preghiere di benedizione del pasto, consigli per organizzare la tavola con l’aiuto di tutti, per concretizzare e rendere vita vissuta le considerazioni culturali della prima parte. Continua a leggere

Cucinare: un lavoro manuale, educativo e formativo

st-honorat-cantina-foto-2_2336637_679438Nel post precedente, ho fatto cenno al problema anche educativo e sociale della diminuzione dell’impegno in cucina. Per spiegarvi perché, parto dal monachesimo.

Ho avuto tante occasioni di parlare del contributo che esso ha dato alla buona cucina e alla buona tavola: birra, vino, formaggi, marmellate, infusi, distillati, basta che un cibo abbia un marchio monastico e acquista subito caratteristiche di qualità e affidabilità. Continua a leggere