Un film ambientato in un ristorante: ancora! direte voi. La trama presenta effettivamente qualche cliché, ma ci sono alcuni elementi di novità e un finale davvero ad effetto. Il protagonista, Carmine, è interpretato da Salvatore Esposito, volto già noto al pubblico per il ruolo di Genny Savastano nella serie TV Gomorra. Ancora una volta veste i panni di un camorrista: un giovane cresciuto sotto l’ala protettiva di un boss al quale suo padre ha salvato la vita. L’appartenenza al clan sembra il suo destino ma lui è buono nell’animo e manifesta un evidente disagio quando è chiamato a compiere atti criminali.
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La cuoca del Presidente
Sempre più spesso il cinema si infila in cucina per raccontare storie di passioni, di amicizie, di sfide e di difficili relazioni interpersonali: la tavola è specchio della vita e rivela molto dell’animo umano. Questo film francese è ispirato alla storia vera della cuoca di Mitterand. La vicenda parte dal Périgord, regione della Francia dove personalmente ho lasciato un pezzetto del mio cuore, nota per la sua ottima gastronomia: Hortence è una cuoca rinomata che gestisce un agriturismo, nel quale tiene anche corsi di cucina. Con sua grande sorpresa viene chiamata a lavorare per la cucina personale del Presidente della Repubblica. Donna dal carattere forte e deciso, poco incline ai compromessi, si scontra ben presto con le regole del palazzo del potere e con i colleghi della cucina centrale dell’Eliseo, tra rivalità e atteggiamenti di vero e proprio ostruzionismo.
Continua a leggereQuattro film che parlano di vino e delle radici di famiglia
Mi è capitato di recente di vedere alcuni film nei quali i protagonisti, persone stressate, deluse dalla carriera nella quale avevano riposto molte aspettative, in crisi perché hanno perso il senso della vita, ritornano nei luoghi della loro infanzia e recuperano la serenità perduta. Attraverso i ricordi dei loro nonni o del padre, tornano a galla le cose importanti, i veri valori che danno gioia e solidità. Si tratta di film ambientati in Italia o in Francia e il vino, la buona tavola e la bellezza della vita di campagna sono un filo conduttore delle vicende. Quando si tratta di produzioni inglesi o americane, fa piacere scoprire che nell’immaginario anglosassone noi e i nostri cugini d’Oltralpe siamo i fortunati detentori di luoghi paradisiaci, non solo grazie ai magnifici panorami ma anche grazie ai valori umani che si respirano quando si è immersi in quella cultura.
Continua a leggereSideways – In viaggio con Jack
Dubito che un astemio possa apprezzare pienamente questo film; a mio parere solo un amante del buon vino può cogliere certe sottigliezze, ridere di alcune battute e godere di un paio di dialoghi davvero memorabili. Sideways – In viaggio con Jack (USA, 2004) racconta la storia di Miles (interpretato da Paul Giamatti), un grande esperto di vini, divorziato, depresso, con un romanzo nel cassetto che nessuno vuole pubblicare. Il suo miglior amico, Jack, sta per sposarsi e Miles gli ha organizzato, come viaggio di addio al celibato, un giro tra le aziende vinicole, per degustare dell’ottimo vino, mangiare bene, giocare a golf: insomma, una settimana all’insegna del benessere, con eleganza e stile. In realtà Jack ha ben altri programmi per quell’ultima settimana da celibe Continua a leggere
7 febbraio a Milano: “Conviviando” con Pane & Focolare e Look per la Tavola
Carissimi, a Palazzo Reale a Milano si terrà una mostra dedicata all’arte della tavola, e vi propongo una bella occasione per incontrarci. Dal 25 gennaio al 15 febbraio 2018 va in scena “CONVIVIANDO- L’arte della tavola tra passato e futuro”, una mostra curata da Marie Claire Maison Italia, promossa e prodotta dal Comune di Milano|Cultura e da HOMl, il Salone degli Stili di Vita di Fiera Milano.
Allestita negli spazi degli Appartamenti del Principe, la mostra ci propone la storia dell’arte della tavola: la mise en place e gli oggetti che nel suo evolversi l’hanno animata, porcellane, cristalli, argenti, tessuti e decorazioni disegnati, inventati e prodotti in tutte le epoche. Continua a leggere
“Sapori e dissapori”: l’amore che trasforma la vita
Ecco un bel film americano, ambientato nella cucina di un ristorante, ma che parla soprattutto di famiglia, amicizia, amore. La cucina e la tavola sono utilizzati come specchio delle relazioni. Un cast eccellente, qualche lacrima di commozione ma anche gioia, amore e spensieratezza.
E poi lasciatemi dire che fa piacere vedere la cucina italiana presa come simbolo non solo di bontà e qualità dei cibi ma anche icona di valori umani, convivialità e simpatia. Persino la colonna sonora utilizza musiche italiane: arie dalle opere liriche di Puccini e persino una canzone di Paolo Conte. Un inno all’Italia e alla sua cultura.
La protagonista è Kate (interpretata dalla bella e brava Katherine Zeta-Jones), chef affermata di un lussuoso ristorante. Continua a leggere
Piatti e bicchieri: da oggetti a veicoli di relazione
Tutto ciò che ci riguarda parla di noi: il nostro modo di vestirci, di pettinarci, di utilizzare accessori, di muoverci, di gesticolare. Anche la tavola rispecchia ciò che siamo: può essere sciatta o elegante, sobria o ricercata. Dal modo in cui viviamo il rapporto con la tavola si capiscono tante cose della nostra vita e del nostro modo di pensare. Non è questione di ricchezza, sfarzo e ostentazione. Anche la più semplice tavola di campagna può essere bellissima, se la tovaglia è pulita e ricamata da mani pazienti; se i piatti sono scelti con cura, se i tovaglioli sono legati da una spiga di grano, se il centrotavola di fiori emana il suo profumo, se una candela illumina la stanza. Continua a leggere
La famiglia si costruisce anche a tavola
Oggi vi voglio mostrare una scena tratta da un film, The Blind Side, con il quale Sandra Bullock ha vinto l’Oscar nel 2010 come miglior attrice protagonista. Narra la storia vera di Michael Oher, un ragazzo abbandonato dalla madre, che viene accolto da una famiglia che saprà dargli calore, affetto e saprà aiutarlo a mettere a frutto i suoi grandi talenti. Perché un film così può interessare ad un blog sulla cultura della tavola? Ora ve lo spiego. Continua a leggere
“Il sapore del successo”: anche a tavola, la bellezza salverà il mondo
Il film diretto da John Wells “Il sapore del successo” vede un eccellente Bradley Cooper interpretare il ruolo di uno chef stellato, Adam Jones, all’inseguimento di un sogno: la terza stella Michelin. L’inizio della pellicola non potrebbe essere dei più classici: un uomo allo sbando, che ha consumato la sua giovinezza in droghe, alcool e donne, che ha deciso di rimettersi in carreggiata e che trova la forza necessaria nei propri talenti. Continua a leggere
Il pranzo di Babette: cibo per il corpo e per l’anima
Vi avevo promesso che in questo blog avreste trovato anche qualche recensione di film. Non si può cominciare che da “Il pranzo di Babette”, il film preferito di papa Francesco.
E’ un film danese del 1987, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero. Babette è una cuoca parigina che fugge dalla sua città per i gravi disordini causati dalla Comune di Parigi; trova rifugio e fraterna accoglienza da due sorelle zitelle, Martina e Filippa, che vivono in un piccolo villaggio danese. Figlie di un pastore protestante, dopo la sua morte hanno ereditato la direzione della comunità religiosa. Come dice papa Francesco, «appartengono a un mondo calvinista e puritano talmente austero che anche la redenzione di Cristo viene vista come una negazione delle cose di questo mondo. Era una comunità che non sapeva che cosa fosse la felicità. Viveva schiacciata dal dolore. Stava attaccata a una parvenza di vita. Aveva paura dell’amore». Continua a leggere