«Dimmi come mangi, e ti dirò che anima possiedi»: il Papa parla del vizio della gola

Papa Francesco dedica l’Udienza generale del 10 gennaio 2024 al vizio della gola, con considerazioni molto profonde non solo da un punto di vista teologico e spirituale, ma anche antropologico e sociologico. Voi direte: ma parlare del vizio della gola in un blog dedicato alla cultura della tavola non è un controsenso? In realtà no, anzi è proprio il rapporto sbagliato e sregolato nei confronti dell’alimentazione che rovina e corrompe la vera bellezza della convivialità. Lo chiarisce subito il Papa all’inizio della sua catechesi: «Guardiamo a Gesù. Il suo primo miracolo, alle nozze di Cana, rivela la sua simpatia nei confronti delle gioie umane: Egli si preoccupa che la festa finisca bene e regala agli sposi una gran quantità di vino buonissimo. In tutto il suo ministero Gesù appare come un profeta molto diverso dal Battista: se Giovanni è ricordato per la sua ascesi – mangiava quello che trovava nel deserto –, Gesù è invece il Messia che spesso vediamo a tavola. Il suo comportamento suscita scandalo in alcuni, perché non solo Egli è benevolo verso i peccatori, ma addirittura mangia con loro; e questo gesto dimostrava la sua volontà di comunione e vicinanza con tutti.» La tavola è per Gesù un momento di comunicazione, di dialogo. Così deve essere anche per noi, che possiamo cogliere l’occasione della convivialità per parlare ed entrare in profonda intimità con i nostri familiari e gli amici.

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La tradizione del panettone di san Biagio

Con un po’ di tristezza ho constatato che a Milano si sta affievolendo la tradizione del panettone di san Biagio. In casa mia è avanzato un panettone dalle feste di Natale (incredibile ma vero) e lo stiamo conservando gelosamente per gustarlo il 3 febbraio. Per chi invece è rimasto senza, un tempo non c’erano problemi: tutte le pasticcerie e i supermercati esponevano, nell’imminenza della ricorrenza liturgica del santo, tanti panettoni, che venivano venduti con sconti generosi e super offerte. Quest’anno i miei genitori mi hanno chiesto di acquistarne uno e ho fatto davvero fatica a trovarlo. Peccato, è una bella tradizione. Continua a leggere

Il pranzo di Erode e il vassoio con la testa del Battista

Eccoci entrati anche quest’anno nella Quaresima, tempo forte della vita della Chiesa, connotato anche da astinenze e digiuni. E’ un’occasione per riflettere sulla virtù della temperanza e sul vizio della gola (potete leggere questo post) e un famoso episodio biblico ci può aiutare a capire la profonda differenza tra i pranzi che sono splendide occasioni di gioiosa condivisione e quelli dove ci si lascia andare alle gozzoviglie, alla sfrenata ricerca del piacere e le conseguenze possono essere nefaste. E’ il caso della festa di compleanno di Erode, che si concluderà con la decapitazione di Giovanni il Battista. Conosciamo la storia, narrata nel Vangelo di Marco, e che ha ispirato tanti artisti: Continua a leggere

Vizio della gola, virtù della temperanza

Potrà sembrare strano, in un blog che parla di bellezza della tavola, dedicare dello spazio al vizio capitale della gola. In realtà, la gola è proprio l’opposto della bellezza della tavola. Perché bellezza significa ordine, equilibrio, riti da rispettare. Chi ha il vizio della gola mangia anche se non ha fame, consuma i cibi senza regole, senza orari.

Dante colloca i golosi nel terzo Cerchio dell’Inferno: sono colpiti da una pioggia scrosciante, sdraiati nel fango puzzolente. Ecco la pena del contrappasso: sono lerci e maleodoranti, dopo che nella vita hanno cercato prelibatezze e profumi. Continua a leggere