Ci prendiamo un caffè? Tra storia, cultura e socialità

Quando si incontra un amico che non vediamo da tempo, quando vogliamo scambiare cinque minuti di chiacchiere senza troppo impegno formale, quando desideriamo fare una pausa dal lavoro o dallo studio, ci prendiamo un caffè.  Eppure questa bevanda, ormai quotidiana per molti di noi, è entrata di recente nella nostra cultura. La pianta è originaria di Caffa – da cui il nome – in Etiopia. Da lì, tra il XIII e il XIV secolo, arriva nello Yemen, per proseguire il suo cammino verso nord lungo la costa del Mar Rosso, fino alla Mecca e a Medina, in Arabia, e poi al Cairo, che diventa uno dei principali centri di smistamento e diffusione del caffè. La bevanda ebbe un grande successo in quelle regioni non solo per motivi climatici, ma anche perché era un’alternativa al vino, proibito dalla religione islamica.

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Cioccolata delle uova di Pasqua? Facciamo una Sacher!

Qualche anno fa mio marito ed io abbiamo trascorso un week end a Salisburgo e abbiamo alloggiato all’Hotel Sacher, fratello dell’omonimo hotel di Vienna dove è nata la famosa torta al cioccolato. Pochi giorni prima della partenza mi sono rotta il gomito ma non mi sarei persa quel viaggio per nulla al mondo: sapete come si dice, ci sarei andata anche su una gamba sola e il gesso al braccio non era un impedimento. Le previsioni del tempo erano catastrofiche e purtroppo i meteorologi ci hanno azzeccato: tre giorni di pioggia incessante. Provate ad immaginare la sottoscritta con un braccio al collo e l’altro che regge un ombrello, cercando di ripararsi dalle intemperie.

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Cappuccino e cornetto: alla salute del beato Marco d’Aviano!

“Un cappuccino e un cornetto, grazie!”. Quante volte sentiamo al bar questa ordinazione. Eppure pochi sanno che la sua storia ci riporta alla battaglia di Vienna del 1683. In realtà sono ancora di meno quelli che sanno qualcosa di questo episodio di storia europea: se parliamo della battaglia di Lepanto, a grandi linee tutti sanno che c’è stata una vittoria della flotta cristiana contro quella ottomana. Ma la battaglia di Vienna è stata ancora più decisiva per la salvezza dell’Europa, perché dopo Lepanto il Sultano Maometto IV non si è arreso e ha deciso di ritentare la conquista dell’Europa facendo fare al suo esercito, guidato dal Gran Visir Kara Mustafà, una lunga galoppata attraverso i Balcani, giungendo a cingere di assedio nientemeno che Vienna.

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La lotta tra il Carnevale e la Quaresima

Ed ecco arriva come tutti gli anni il Carnevale, che precede la Quaresima. O almeno così dovrebbe essere, perché spesso si fa il Carnevale, dimenticando che il suo significato è quello di essere un momento di festa, spesso sfrenata e un po’ irriverente, per dare libero sfogo ai piaceri e alle golosità, prima delle penitenze quaresimali. Ve ne ho già parlato in questo blog: leggete qui.

Oggi vi voglio presentare un quadro del 1559 di Pieter Bruegel il Vecchio, conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna: “Lotta fra il Carnevale e la Quaresima”. Vediamo una piazza brulicante di gente, indaffarata tra mille occupazioni. Al centro, ecco i due protagonisti che si fronteggiano. Continua a leggere

Cappuccino e cornetto: alla salute del beato Marco d’Aviano!

E’ la più classica colazione italiana: cappuccino e cornetto. Eppure pochi sanno che la sua storia ci riporta alla battaglia di Vienna del 1683. In realtà sono ancora di meno quelli che sanno qualcosa di questo episodio di storia europea: se parliamo della battaglia di Lepanto, a grandi linee tutti sanno che c’è stata una vittoria della flotta cristiana contro quella ottomana. Ma la battaglia di Vienna è stata ancora più decisiva per la salvezza dell’Europa, perché dopo Lepanto il Sultano Maometto IV non si è arreso e ha deciso di ritentare la conquista dell’Europa facendo fare al suo esercito, guidato dal Gran Visir Kara Mustafà, una lunga galoppata attraverso i Balcani, giungendo a cingere di assedio nientemeno che Vienna. Continua a leggere