Qualche anno fa mio marito ed io abbiamo trascorso un week end a Salisburgo e abbiamo alloggiato all’Hotel Sacher, fratello dell’omonimo hotel di Vienna dove è nata la famosa torta al cioccolato. Pochi giorni prima della partenza mi sono rotta il gomito ma non mi sarei persa quel viaggio per nulla al mondo: sapete come si dice, ci sarei andata anche su una gamba sola e il gesso al braccio non era un impedimento. Le previsioni del tempo erano catastrofiche e purtroppo i meteorologi ci hanno azzeccato: tre giorni di pioggia incessante. Provate ad immaginare la sottoscritta con un braccio al collo e l’altro che regge un ombrello, cercando di ripararsi dalle intemperie.
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La preghiera a tavola: una buona abitudine
Tutte le religioni considerano il cibo un dono di Dio e danno grande importanza al rito del pasto consumato insieme, anzi è spesso a tavola che emergono in modo forte e deciso le caratteristiche di una fede. C’è chi non beve alcoolici, chi non mangia maiale, chi segue regimi vegetariani, chi segue la prassi dei digiuni e delle astinenze per scandire i tempi liturgici, però un elemento comune a tutti i credenti è quello della preghiera: la consapevolezza che tutto viene dal Signore induce ad un’azione di lode e benedizione per il cibo posto sulla tavola. Nel refettorio monastico come nella sala da pranzo della famiglia cristiana, ebrea o musulmana non si comincia fino a quando non si è seduti tutti a tavola insieme e viene recitata la preghiera. Buona abitudine. Continua a leggere
A Pasqua un cubo di cioccolato? No, grazie!
Permettetemi di essere un po’ perplessa di fronte alla notizia del cubo di Pasqua di Peck: il celeberrimo negozio di gastronomia di Milano lancia infatti l’idea del “cubo di cioccolato”, edizione limitata di soli 100 pezzi, al costo di 250 €. Realizzato in cioccolato di altissima qualità, la confezione include anche un martelletto per romperlo e scoprire quello che c’è dentro: delle semisfere di cioccolato colorato e decorato, che a loro volta nascondono delle praline speciali, anch’esse realizzate a mano. Insomma, la forma dell’uovo pare proprio che non ci sia nemmeno nelle piccole sorprese poste all’interno. In 5 cubi su 100 c’è poi la super-sorpresa: una “Chocolate Masterclass” per due persone presso la pasticceria Peck nella storica sede in via Spadari. Continua a leggere
Ma cosa c’era sulla tavola dell’Ultima Cena?
Siamo in Settimana Santa, e vorrei dedicare questo post all’Ultima Cena. Lo faccio con un po’ di timore, non entro in considerazioni teologiche ma nello spirito di questo blog mi limito a fare un po’ di storia e cultura. E’ significativo che il Sacramento più grande del cristianesimo sia stato istituito a tavola e abbia per oggetto pane e vino. Questo grande Mistero, di straordinario valore spirituale, ha come cornice un rito molto umano e comune: una cena di festa tra amici. Vediamo allora innanzitutto di descrivere il contesto e la preparazione di quella Cena. Continua a leggere
Il mio pranzo di Pasqua
Il detto popolare dice: “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. Ma nel mio caso, ho trascorso anche la giornata di Pasqua con i miei familiari. E’ cambiata però la location, non ero a Milano ma nella casa di famiglia sul Lago Maggiore. Il tempo era davvero stupendo, splendeva il sole e la temperatura era più che primaverile. Continua a leggere
La Cena del Giovedì Santo: ultima di una lunga serie
All’avvicinarsi del Triduo Pasquale, che comincia con il ricordo dell’Ultima Cena, durante la quale Gesù ha istituito il sacramento dell’Eucarestia, ricordiamo alcuni dei tanti episodi che vedono Gesù commensale: e sono proprio tanti. I suoi nemici lo giudicavano “un mangione e un beone” per denigrarlo, dopo avere considerato un matto Giovanni il Battista che digiunava nel deserto. Insomma: se si vuole parlare male di qualcuno, ci si inventa sempre qualcosa, magari esasperando alcuni aspetti del suo modo di vivere. Se dicevano così, vuol dire che Gesù a tavola ci stava volentieri; non certo per gozzovigliare, per darsi al vizio della gola, ma perché sapeva che a tavola si entra in sintonia più facilmente con le persone, si parla piacevolmente, si raggiunge un’intimità e una confidenza che difficilmente si ottengono in altri contesti. Continua a leggere
Pasqua: la gioia della Resurrezione anche sulle nostre tavole
Eccoci arrivati alla Pasqua: la solennità più importante di tutto l’Anno Liturgico. In occasione di questa festa si regalano ai bambini le uova di cioccolato e si compra la colomba; chi vive all’ombra del Vesuvio cucina la pastiera con la ricetta di famiglia (conservata gelosamente), chi invece vive sotto la Lanterna mette in tavola la torta Pasqualina.
Anche chi non è credente deve arrendersi all’evidenza: il Cristianesimo ha profondamente influenzato la cultura della nostra nazione e non avremmo la gioia della festa e i relativi piaceri della tavola se quella lontana Domenica di 2000 anni fa alcune donne non si fossero trovate davanti ad un Sepolcro vuoto. Da quell’avvenimento senza precedenti è uscita una civiltà cristiana che ha lasciato il segno, anche a tavola. Continua a leggere