Andando alla ricerca della storia dei cibi e della loro etimologia, si scoprono curiosità che si intrecciano spesso con le vicende del Cristianesimo europeo. E’ il caso di un gustoso taglio di carne, l’arista di maiale, e di un vino dolce, il Vin Santo.
In Toscana, si sa, il maiale è un cibo molto amato, ben radicato nella tradizione culinaria, presente sulla tavola dei ricchi e dei contadini, e la schiena di maiale cotta in forno è una prelibatezza. Il Vin Santo poi, quello autentico, è un prodotto realizzato con tecniche tramandate di padre in figlio, come una preziosa eredità, utilizzando la “madre” del Vin Santo, in botti speciali. Viene sempre associato ai cantuccini, biscotti croccanti che si intingono nel vino; ma i produttori sostengono che si accompagna benissimo anche a dei formaggi erborinati o ai crostini di fegato, come si fa con il francese Sauternes.
Come a volte accade, le storie e le leggende che raccontano l’origine di un cibo sono molteplici, ma quella che vi voglio raccontare oggi trova conferma in molte tradizioni, e in particolare la troviamo nell’Artusi, gastronomo sempre ben informato. Continua a leggere