La pesca dello spot Esselunga: il cibo come atto d’amore

La pesca di Emma è diventata l’argomento centrale di discussione su tutti i social network, i siti internet, i quotidiani cartacei e online, i talk show televisivi. Non dico la mia sul tema della separazione coniugale e della conseguente sofferenza dei bambini, ma mi soffermo sulla frase che sul sito Esselunga accompagna il video: «La spesa non è solo un atto d’acquisto ma ha un valore simbolico molto più ampio. Per ogni prodotto che mettiamo nel carrello c’è un significato più profondo di quello che siamo abituati a pensare.» E’ il significato antropologico del cibo, la simbologia e la cultura che c’è sempre nelle scelte dei consumatori. Mettiamo nel carrello la nostra vita, le relazioni che ci sono o che mancano. La spesa della madre di tre figli è diversa da quella del single; chi ama invitare amici a cena, o vuole essere pronta per l’arrivo improvviso dei compagni di scuola dei suoi figli, mette in dispensa prodotti diversi rispetto a quelli del ragazzo che vive solo, per il quale la socialità a tavola è quella dell’happy hour o dell’apericena.

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Philippe Daverio e l’arte della tavola

E’ morto a Milano Philippe Daverio, storico dell’arte, grande divulgatore, protagonista di trasmissioni televisive grazie alle quali ha avvicinato il pubblico al mondo dell’arte con garbo, profonda competenza ma anche ironia e simpatia. Nel mio blog lo voglio ricordare perché era anche un grande gourmet e la passione per la bellezza e per i piaceri della tavola lo ha portato a farsi promotore di iniziative originali ed interessanti anche in questo campo. Ad esempio quando insieme ad Esselunga e IGP Decaux ha riempito le stazioni della metropolitana di Milano con grandi manifesti di opere d’arte che raccontano la magnificenza del cibo, la bellezza degli arredi della tavola e la gioia della convivialità. Continua a leggere

La bellezza della convivialità in una campagna pubblicitaria

Dal treno della metropolitana di Milano mi godo le simpatiche pubblicità con le quali Esselunga ha tappezzato i muri delle stazioni. Verrebbe voglia di scendere dal treno, per poter contemplare con la dovuta calma queste opere d’arte che hanno per protagonista la tavola, ma la proverbiale fretta di noi milanesi me lo impedisce. Per fortuna le riproduzioni di quei quadri sono state raccolte in una pubblicazione: “A pranzo con l’arte” (Rizzoli ed.), in vendita in tutti i supermercati del Gruppo, realizzata a cura del critico d’arte Philippe Daverio e di Elena Maria Gregori Daverio. E’ una sorta di catalogo di una originale mostra che si tiene non nelle fredde sale di un palazzo ma in un luogo frequentato quotidianamente da milioni di persone. Continua a leggere