Dal treno della metropolitana di Milano mi godo le simpatiche pubblicità con le quali Esselunga ha tappezzato i muri delle stazioni. Verrebbe voglia di scendere dal treno, per poter contemplare con la dovuta calma queste opere d’arte che hanno per protagonista la tavola, ma la proverbiale fretta di noi milanesi me lo impedisce. Per fortuna le riproduzioni di quei quadri sono state raccolte in una pubblicazione: “A pranzo con l’arte” (Rizzoli ed.), in vendita in tutti i supermercati del Gruppo, realizzata a cura del critico d’arte Philippe Daverio e di Elena Maria Gregori Daverio. E’ una sorta di catalogo di una originale mostra che si tiene non nelle fredde sale di un palazzo ma in un luogo frequentato quotidianamente da milioni di persone.
Anche l’anno scorso, in occasione di EXPO Milano 2015, era stata fatta questa scelta a mio parere molto azzeccata, quest’anno però i cartelloni pubblicitari non sono soltanto nei corridoi della metropolitana, ma anche en plain air, così da poter essere apprezzati da chi cammina per strada, è fermo al semaforo oppure guarda fuori dal finestrino del tram. Una mostra che permette di godere di attimi di bellezza senza pagare nessun biglietto.
Le riproduzioni mettono buonumore: rendono l’idea di quanto la tavola e tutto quello che la compone possano essere davvero belli e suscitare ammirazione.
Se la campagna pubblicitaria del 2015 aveva per protagonista il cibo e l’arredo della tavola, quella del 2016 mette più l’accento sull’ambiente nel quale si mangia e sugli uomini e donne che godono il piacere della convivialità. Ecco allora le riproduzioni di quadri che ritraggono una compagnia di eleganti signori e raffinate signore che degustano il caffè e il liquore a fine pranzo; un ricco banchetto di nozze; la tavola semplice ma calda e invitante di una famiglia, con la nonna che affetta una bella pagnotta.
Sono molto piacevoli i ritratti di ristoranti, bar, pasticcerie: c’è un signore che beve un caffè e legge un giornale, una donna che addenta un pasticcino, due innamorati ad un tavolino che si guardano negli occhi. Sono scene interessanti anche per studiare l’evoluzione del costume, della moda, dei locali pubblici: le medesime scene si ripetono ancora oggi, con un arredamento diverso del locale e un abbigliamento diverso dei personaggi. I quadri dei pic-nic colpiscono in modo particolare grazie all’abbondanza dei colori e alla vivacità dell’incontro con la natura, alla tovaglia stesa sul prato ricca di ogni ben di Dio e all’allegria dei volti spensierati dei gitanti.
La tavola ha ispirato i pittori ma può ispirare anche noi, se sappiamo cogliere l’opportunità di fare della nostra casa una piccola opera d’arte.
Guardando un cartellone pubblicitario normalmente viene il desiderio di acquistare il vestito indossato dalla modella, di visitare quella località turistica di cui vediamo una splendida spiaggia assolata, di gustare quella merendina che sembra così gustosa. E’ obiettivo di ogni campagna di marketing. Ma la pubblicità di Esselunga in realtà non vuole vendere alcun prodotto specifico, vuole solo invitarci ad ammirare la bellezza della tavola e la gioia della convivialità. Soffermando lo sguardo su quei dipinti, credo che sorga spontaneo il desiderio di godere anche noi di quei piaceri unita alla nostalgia di certe atmosfere, ma la cosa è facilmente realizzabile: tutti noi possiamo mettere in scena quella bellezza nella nostra casa, apparecchiando con cura, tirando fuori il servizio bello (che non ha lo scopo di accumulare polvere in un armadio), cucinando qualcosa di buono per i nostri familiari e i nostri amici. I personaggi di quei quadri sembrano così felici e rilassati? Anche noi possiamo trasmettere quella felicità e quel benessere ai nostri cari, basta realizzare in casa nostra quella stessa arte, passando dalla rappresentazione pittorica alla realtà della vita quotidiana.
Possiamo diventare tutti artisti, quando apparecchiamo bene la tavola: e la gioia dei commensali sarà assicurata!
L’ha ribloggato su Il sito di Alberto.
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