Con un’amica mi sono scambiata qualche messaggio su come addobbare la tavola del pranzo di Natale, e voglio condividere con voi quello che ci siamo scritte.
Innanzitutto, non ci sono canoni precisi, cerimoniali da rispettare assolutamente. L’importante è che comunque la tavola della festa sia più bella di quella di tutti i giorni, per far capire che quel giorno è più importante degli altri. Noi a Natale ci mettiamo il vestito della festa, curiamo il nostro look in ogni dettaglio, dalla pettinatura alla collana, dalla cravatta alle scarpe eleganti. Anche la casa si veste di eleganza, con l’albero e il presepe, la ghirlanda sulla porta d’ingresso e il vaso con la rosa di Natale. E la tavola? Anche lei si deve vestire a festa!
Il colore tradizionale del Natale è il rosso, colore del sangue, quindi della vita; colore dell’amore. Rosse sono le rose che si regalano all’amata, rosso è il Sacro Cuore di Gesù. Ma è anche il colore della regalità: la porpora era un tessuto prezioso e per questo erano rossi i vestiti dei re e dei principi. Anche i cardinali, i principi della Chiesa, indossano una veste di colore rosso, che non solo ricorda il sangue dei martiri ma anche la loro dignità. Di velluto rosso sono i tappeti delle sale dei palazzi regali, così come la stoffa che imbottisce il trono. Quindi non ci sono dubbi: il rosso è il simbolo di sovranità, anche per il Re dei Re, e una bella tovaglia rossa sta benissimo sulla tavola del Natale, oppure possiamo utilizzare un runner rosso sulla tovaglia bianca. Per abbondare con il rosso, possiamo scegliere anche dei sottopiatti di quel colore.
L’altro colore della festa è l’oro: è il metallo prezioso per eccellenza Infatti è uno dei doni dei Magi: e quindi è il colore giusto per il Natale. Un po’ di giallo oro starà benissimo e illuminerà la nostra tavola.
Per quanto riguarda gli accessori, le candele fanno Natale, rischiarano il buio dell’inverno e simboleggiano la luce che è venuta nel mondo a rischiarare le tenebre. A Natale è bellissimo accendere tante candele, sui ripiani dei mobili, e metterne una al centro della tavola.
Un altro simbolo è quello del melograno: nella Bibbia è immagine di abbondanza e fertilità dei doni di Dio. Il melograno decorava le vesti del sommo sacerdote: “Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo disporrai sonagli d’oro” (Es 28,33-34).
Il melograno è presente nel giardino dei Cantico dei Cantici. Fare un centrotavola con melograni e una candela può essere un’idea simpatica e molto simbolica.
Volete essere creativi anche con i porta tovaglioli? Ecco cosa potete fare. Annodate intorno al tovagliolo un nastrino rosso, con infilato un rametto di abete o di agrifoglio e una piccola pergamena arrotolata con il nome del commensale e una frase. Può essere una frase della Bibbia, di Madre Teresa di Calcutta, di Giovanni Paolo II, di un poeta o di un filosofo. Scegliete qualcosa che possa ispirare a chi si siede a tavola un pensiero rivolto alla spiritualità del Natale.
Se siete pieni di buona volontà, potete anche scegliere una frase diversa per ogni commensale. Ai vostri parenti e amici verrà la curiosità di andare a vedere la frase della pergamena del suo vicino, magari ognuno la può leggere a voce alta (ma deve essere brevissima, se no si finisce a Capodanno!). Un momento che non è ufficialmente di preghiera, ma che è comunque concentrazione su quello che si sta festeggiando.
Sicuramente i miei fedeli lettori avranno tante bellissime idee per la loro tavola di Natale: fatemi sapere cose farete voi!