Il Papa cita ancora una volta “Il Pranzo di Babette”

filippa-martinaE’ decisamente il suo film preferito: per Papa Francesco è uno strumento efficace per trasmettere concetti importanti e profondi e lo cita ogni volta che ne ha l’occasione. Lo conoscete, vero, questo film?  Vi ho già parlato de “Il pranzo di Babette”, a questo link potete leggere il mio post.

Narra la storia della cuoca parigina ospitata a casa di due sorelle protestanti, Martina e Filippa, che, come disse Bergoglio in  occasione di un’intervista, quando era ancora arcivescovo di Buenos Aires «appartengono a un mondo calvinista e puritano talmente austero che anche la redenzione di Cristo viene vista come una negazione delle cose di questo mondo. Era una comunità che non sapeva che cosa fosse la felicità. Viveva schiacciata dal dolore. Stava attaccata a una parvenza di vita. Aveva paura dell’amore». Ma, sempre utilizzando le parole usate da Francesco, «All’arrivo di un alito di libertà, costituito dalla sontuosità di una cena, tutti ne rimangono trasformati».

Quanto simbolismo, in quella cena! Quanto amore, quanta ricerca della felicità altrui ci può essere nella bellezza della tavola, nella cura dell’apparecchiatura e nel cucinare manicaretti.

papa-francescoIl Papa ritiene così forte e chiaro il messaggio del film da citarlo addirittura nel suo documento sull’amore nella famiglia, l’esortazione apostolica post sinodale Amoris laetitia.  Il quarto capitolo “L’Amore nel matrimonio” è un inno all’amore coniugale, fatto di pazienza, amabilità, tenerezza, fiducia, capacità di perdono. In questo contesto, nel paragrafo intitolato “Gioia e bellezza”, viene fatto cenno anche al valore della bella tavola e della buona cucina, come mezzo per realizzare questo amore sponsale. Potete leggere il passo del documento in questo post .

Qualche giorno fa, ancora una bella sorpresa: Papa Francesco viene intervistato dal quotidiano Avvenire e cita ancora il suo film preferito. Nell’intervista si parla, tra le tante cose, di ecumenismo, del cammino difficile del dialogo, che trova molti ostacoli su vari fronti. Di fronte alla domanda su come viva le critiche che gli vengono rivolte, il Papa risponde: «Quanto alle opinioni, bisogna sempre distinguere lo spirito col quale vengono dette. Quando non c’è un cattivo spirito, aiutano anche a camminare. Altre volte si vede subito che le critiche prendono qua e là per giustificare una posizione già assunta, non sono oneste, sono fatte con spirito cattivo per fomentare divisione. Si vede subito che certi rigorismi nascono da una mancanza, dal voler nascondere dentro un’armatura la propria triste insoddisfazione. Se guardi il film Il pranzo di Babette c’è questo comportamento rigido

Per dare l’idea della rigidità umana, dell’atteggiamento che crea divisioni, dell’ingessatura dell’ideologia, la comunità di Martina e Filippa, agli occhi del Papa, è un esempio molto azzeccato. Nulla a che vedere con la generosità di Babette, con la sua voglia di donare, senza preconcetti e ricerca di un tornaconto, con il solo desiderio di superare le divisioni e unire tutti nella gioia della sua bella tavola.

W Babette!

E ringraziamo Papa Francesco, che sa trasmettere valori importanti anche citando un bel film.

4 commenti su “Il Papa cita ancora una volta “Il Pranzo di Babette”

  1. Veroooooo! Paoa Francesco è adorabile…. è la luce di questi tempi così destabilizzanti. Il pranzo di Babette incarna alla lettera lo scudo che la società attuale sta vestendo per difendersi anche dalle emozioni, dai sentimenti. … è un film straordinario! Lo guarderei 1001 volte🌻Grazie per questo post. Un abbraccio

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