Una bella sorpresa: nell’esortazione apostolica post sinodale sull’amore nella famiglia Amoris laetitia, Papa Francesco non cita solo San Tommaso, Padri della Chiesa, Catechismo e Concilio Vaticano II ma anche un film: Il Pranzo di Babette. Già sapevamo che è uno dei film preferiti del Pontefice, ma non vi nascondo il mio piacevole stupore nello scoprire che è stato addirittura citato in questo importante documento.
Il quarto capitolo “L’Amore nel matrimonio” è un inno all’amore coniugale, fatto di pazienza, amabilità, tenerezza, fiducia, capacità di perdono. In questo contesto, viene fatto cenno anche al valore della bella tavola e della buona cucina, come mezzo per realizzare questo amore sponsale.
Nel paragrafo intitolato “Gioia e bellezza” il Papa scrive:
“Nel matrimonio è bene avere cura della gioia dell’amore. […] La gioia di tale amore contemplativo va coltivata. Dal momento che siamo fatti per amare, sappiamo che non esiste gioia maggiore che nel condividere un bene: «Regala e accetta regali, e divertiti» (Sir 14,16). Le gioie più intense della vita nascono quando si può procurare la felicità degli altri, in un anticipo del Cielo. Va ricordata la felice scena del film Il pranzo di Babette, dove la generosa cuoca riceve un abbraccio riconoscente e un elogio: «Come delizierai gli angeli!». È dolce e consolante la gioia che deriva dal procurare diletto agli altri, di vederli godere. Tale gioia, effetto dell’amore fraterno, non è quella della vanità di chi guarda sé stesso, ma quella di chi ama e si compiace del bene dell’amato, che si riversa nell’altro e diventa fecondo in lui.” (n° 129)
Quanto amore, quanta ricerca della felicità altrui ci può essere nella bellezza della tavola, nella cura dell’apparecchiatura e nel cucinare manicaretti per i nostri cari! E’ una manifestazione d’amore, che contribuisce alla costruzione della famiglia.
Non aggiungo altro, ne ho già parlato nel mio post: Il pranzo di Babette: cibo per il corpo e per l’anima.
[…] «Quest’anno il pranzo di Natale sarà in tono minore, ma rimane fermo che almeno in questa occasione il cibo debba essere arte e grazia, perché noi umani non stiamo a tavola solo per nutrirci ma per le relazioni che stringiamo a tavola.» Standing ovation per Alessandro D’Avenia, lo scrittore e insegnante che sulle colonne del Corriere della Sera sottolinea l’importanza del pranzo della festa e lo fa ricordando il messaggio di un film, Il Pranzo di Babette, che come sapete (ne ho già parlato nel mio blog, leggete qui) è uno dei miei film preferiti ed è stato anche citato più volte da Papa Francesco (leggete qui). […]
"Mi piace""Mi piace"
[…] Il Papa ritiene così forte e chiaro il messaggio del film da citarlo addirittura nel suo documento sull’amore nella famiglia, l’esortazione apostolica post sinodale Amoris laetitia. Il quarto capitolo “L’Amore nel matrimonio” è un inno all’amore coniugale, fatto di pazienza, amabilità, tenerezza, fiducia, capacità di perdono. In questo contesto, nel paragrafo intitolato “Gioia e bellezza”, viene fatto cenno anche al valore della bella tavola e della buona cucina, come mezzo per realizzare questo amore sponsale. Potete leggere il passo del documento in questo post . […]
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ribloggato su Il sito di Alberto.
"Mi piace""Mi piace"