La zucca: tra cucina, fiabe e tradizioni

L’autunno che ci è piombato addosso all’improvviso mi fa venire la voglia di una bella vellutata di zucca e castagne. Mi piace molto la zucca, col suo sapore dolce e l’intenso profumo, è versatile in cucina, si presta ad essere utilizzata in tanti modi. Ricordo ancora un gustoso pranzo nel Mantovano: ottima compagnia, allegra ed affiatata, deliziosi manicaretti, e alla fine il proprietario del ristorante ha fatto come gentile omaggio alle signore una bella zucca. Ha aperto la grande porta del suo magazzino, che strabordava di zucche di tutte le dimensioni!

Questo ortaggio viene dall’America ma anche in questo caso noi italiani abbiamo saputo valorizzarlo, cucinandolo in mille modi creativi e stuzzicanti, che sono spesso diventati simbolo di gastronomie locali. I tortelli mantovani ad esempio sono molto gustosi: il ripieno è particolare e di non semplice realizzazione perché bisogna saper dosare in modo equilibrato il sapore dolce della zucca, quello salato del formaggio, il dolce-amaro degli amaretti e il piccante della mostarda. Richiede una buona abilità ed esperienza anche la realizzazione degli gnocchi, perché bisogna trovare la giusta consistenza dell’impasto e non è facile. Più semplice, ma non per questo meno gustosa, la preparazione del risotto di zucca. La si può utilizzare anche come contorno, oppure per fare sformati o una torta dolcissima. A me piace tanto la vellutata di zucca e castagne, e so già che qualcuno mi chiederà come la preparo. Anche se ormai lo sapete che questo non è un blog di ricette, oggi faccio uno strappo alla regola e ve la scrivo in calce al post.

Ma prima lasciatemi dedicare qualche parola al ruolo di questo ortaggio nella tradizione e nella letteratura. La torta di zucca è uno dei piatti irrinunciabili al Pranzo del Ringraziamento (se volete saperne di più, leggete qui). Sempre in Nord America, in occasione di Halloween, le zucche vengono scavate, svuotate, intagliate per realizzare uno spettrale volto umano e utilizzate come lanterne, e la figura ottenuta prende il nome di Jack-o’-Lantern. Non tutti però sanno che questa usanza c’è anche nel mantovano, non a caso la provincia italiana famosa per le sue zucche, ed è una tradizione molto antica. Le zucche svuotate e illuminate con una candela vengono poste la sera del 31 ottobre sui davanzali, sui balconi, davanti alle porte d’ingresso delle case e delle chiese. Abbiamo anche noi il nostro Halloween, senza ricorrere a feste d’importazione e soprattutto senza quella degenerazione horror che ha ormai rovinato quella che sarebbe una bella festa per i bambini, per permettere loro di accostarsi al mistero della morte con fiducia e speranza (leggi qui cosa ho già scritto a proposito delle tradizioni italiane in occasione di Ognissanti e del Giorno della Commemorazione del Defunti).

A proposito di gioia e ottimismo, non possiamo non citare la zucca che la fata madrina trasforma in una splendida carrozza che porta Cenerentola al ballo. Perché Perrault nella sua fiaba ha scelto proprio una zucca? Forse perché questo ortaggio può crescere e crescere fino a diventare gigantesco (esistono anche delle sagre nel corso delle quali viene premiata la zucca più grande) e quindi con la fantasia è più facile immaginare una zucca che, con quel pizzico di magia, diventa una carrozza.

Concludo con la ricetta della vellutata di zucca e castagne.

Ingredienti per 2/3 persone

400 gr. di zucca

120 gr. di patata

120 gr. di cipolla

25 castagne già lessate e spellate

500 ml brodo vegetale

Tagliate la zucca e la patata a dadini. Tritate la cipolla e mettetela in casseruola a rosolare dolcemente con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva. Quando la cipolla sarà ben trasparente e morbida, aggiungete i dadini di zucca e di patata, bagnate col brodo vegetale fino a coprire a filo e fate cuocere a fuoco dolce, con il coperchio, per 20 minuti. A questo punto, aggiungete 20 castagne, conservandone 5 per la guarnizione. Dopo 10 minuti spegnete il fuoco e tritate tutto col frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema ben omogenea. Regolate di sale e la vellutata è pronta. Servite guarnendo con le castagne tritate che avete tenuto da parte e dei crostini di pane. Buon appetito!

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