La cucina troppo sofisticata può non piacere, ma anche la troppa semplicità a lungo andare annoia. L’essere umano attraverso la cucina rivela tutta la propria capacità creativa, differenziandosi in questo dagli animali che mangiano solo per nutrirsi. Dai tempi della preistoria, quando si accendeva il fuoco nelle grotte e si rosolava la carne sullo spiedo, arrivando fino ai nostri giorni nelle cucine super tecnologiche, noi trasformiamo il cibo inventando nuove preparazioni complesse, trovando gusto e soddisfazione nelle nostre ricette. Cuciniamo piatti prelibati, realizziamo antiche ricette di famiglia prese dai quaderni di appunti della nonna, così pieni di ricordi e suggestioni; andiamo alla ricerca di nuove idee sui libri di cucina o sui blog specializzati; mescoliamo ingredienti alla ricerca di sapori che stuzzicano l’appetito, gratificando il palato dei nostri commensali. Cuciniamo lasagne, torte salate e dolci; condiamo la pasta con sughi prelibati e facciamo le polpette con gli avanzi; realizziamo timballi, sformati e soufflé; le fettine di carne diventano involtini, le verdure a cubetti una simpatica e coloratissima ratatouille. Anche nelle ricette più semplici, utilizziamo spezie ed erbe aromatiche per insaporire i piatti.
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Il rito della grigliata: icona di una bella comunità
Ci sono tanti modi di gustare la carne: c’è chi ama la tartare, il carpaccio, insomma la carne cruda. Se invece parliamo di cottura, la carne si può cucinare alla brace, in padella, al forno, scoprendo sempre nuove tecniche, dallo spiedo dell’uomo delle caverne alle pentole fatte con materiali super tecnologici nella cucina più moderna. Oggi parliamo della grigliata: è arrivata finalmente l’estate, la stagione che amo di più, c’è tanta voglia di stare all’aria aperta e cosa c’è di più bello di un bel pranzo in giardino, cucinando sulla brace?
Non temo accuse di stereotipi di genere: ma vi siete accorti di quanto sia tipicamente maschile il barbecue? Provate a proporlo ad un gruppo di donne: anche se ottime cuoche, e persone di buon appetito, probabilmente storceranno il naso, all’idea di affumicarsi e sporcarsi di fuliggine. Opteranno per un bell’arrosto o degli involtini. Proponetelo ad un gruppo di uomini e vedrete i loro occhi che cominciano a brillare, al pensiero di mettersi in t-shirt e pantaloncini corti davanti alla griglia con un pacco di carbonella, pinze, forchettoni, salsicce e costine di maiale. La cottura sulla brace di legna resta una passione ancestrale del genere maschile.
Continua a leggereI monaci hanno vinto: la sorgente non si tocca, la birra è salva
La Corte di Appello di Liegi ha dato ragione ai monaci dell’abbazia Notre-Dame de Saint-Remy, che producono la famosa birra trappista Rochefort: la sorgente, con la quale viene fatta la birra, non deve essere toccata. E’ in corso da anni una la lunga battaglia legale tra i monaci e la compagnia mineraria Lhoist, che vorrebbe deviare il corso d’acqua per aumentare la capacità di estrazione della loro cava di calce. L’abbazia si oppone, facendo valere un atto del 1833 che le concede una servitù sulla fonte: i monaci temono che i lavori influiscano sul sapore e sulla qualità dell’acqua e di conseguenza sul gusto particolare della preziosa birra.
Continua a leggereIl tonno di coniglio: facile e gustoso!
Quando preparo una cena per gli amici, mi piace pianificare il menu in modo da avere tutto pronto al loro arrivo. Voglio godere della loro compagnia senza perdere nemmeno un minuto delle chiacchiere. Sono disposta a lavorare ai fornelli anche per ore, dedicando l’intero pomeriggio alle preparazioni, tra ricettari e teglie, frullatori e padelle, taglieri e fornelli … ma quando suona il citofono devo togliermi il grembiule e accogliere gli ospiti, gustando con loro l’aperitivo tra risate e racconti delle ultime novità. Poi, quando ci accomodiamo a tavola, vado in cucina e prendo quello che ho già preparato, lo metto in tavola e voilà, la serata prosegue piacevolmente e me la godo anch’io. Niente di peggio dell’essere in cucina a spignattare, mentre in sottofondo sento gli amici che si divertono, raccontano i preparativi di un matrimonio o annunciano scoop sensazionali. Adattissimi a questo scopo i cannelloni, le lasagne, la ribollita toscana, gli arrosti, le verdure grigliate, le torte salate. Bandite le pietanze fritte, i risotti e tutto quello che richiede necessariamente una preparazione dell’ultimo minuto.
Un piatto gustoso e originale e che ha il pregio di essere preparato prima è il tonno di coniglio. Anzi: bisogna cucinarlo almeno tre giorni prima, quindi ha il vantaggio di alleggerire anche il lavoro del giorno stesso della cena. E’ leggero, fresco e adatto per i menu di primavera ed estate. Sinceratevi però che i vostri commensali non siano infastiditi dall’aglio, perché è un ingrediente assolutamente necessario.
Continua a leggereVino senz’alcool: l’ultima trovata della UE
Nel celebre brano romanesco “La società dei magnaccioni” si rinfacciava all’oste di avere messo acqua nel vino: «C’hai messo l’acqua e nun te pagamo». Cosa direbbero quei simpatici gaudenti delle osterie romanesche se sapessero che adesso è l’Unione Europea ad autorizzare certe pratiche? La Coldiretti ha lanciato l’allarme sulla proposta, poi la Commissione UE ha precisato che la trattativa non farebbe riferimento all’aggiunta di acqua ma alla pratica di eliminazione parziale o totale dell’alcool dal vino attraverso altre tecniche. Come se questo ci potesse tranquillizzare. Le opportunità commerciali sono molte: ci sono mercati come quelli dei Paesi Arabi che sarebbero interessati al prodotto. Inoltre, i Paesi del Nord Europa sono sempre più alle prese con il dilagare dell’alcoolismo e cercano attraverso questi provvedimenti di incentivare il consumo di bevande analcooliche o a basso contenuto di alcool.
Continua a leggereGusto e creatività nella conservazione dei cibi
La Regina Cristina di Svezia suscita grande scandalo in patria quando nel 1654 si converte al cattolicesimo. Lascia il trono e la sua terra per recarsi a Roma e nel viaggio verso la Città eterna viene ospitata a Mantova dai Gonzaga, che la accolgono con tutti gli onori. Per il cuoco di corte, Bartolomeo Stefani, è un’emozione poter allestire il banchetto per un’ospite così prestigiosa e nel suo libro di ricette intitolato L’arte di ben cucinare, arrivato fino a noi, descrive il menu di quella serata indimenticabile. Ne parla con orgoglio, come l’apice della sua carriera di chef. Tra le portate, vi sono le fragole lavate con vino bianco e servite con lo zucchero. In sé nulla di eclatante, direte voi, se non fosse per la stagione: era il 27 novembre. Possiamo immaginare lo stupore dei commensali nel vedere servita quella frutta primaverile in una stagione che già volgeva verso l’inverno. Nel mio piccolo, ricordo la meraviglia quando ad una cena prenatalizia hanno portato in tavola un’alzata di frutta con delle splendide ciliegie.
Oggi si tende ad enfatizzare il dovere, quasi etico, di rispettare la stagionalità degli alimenti, armonizzando i nostri ritmi di vita con quelli della natura. Bisogna però ricordare che il controllo e la modifica a proprio vantaggio delle leggi naturali non è sempre qualcosa di negativo, in ben precise circostanze è anzi segno di progresso. Altrimenti saremmo ancora ai tempi della preistoria, quando gli uomini erano solo raccoglitori e cacciatori e non erano ancora diventati coltivatori ed allevatori. I contadini hanno da sempre escogitato strategie per riuscire a mettere sempre qualcosa in tavola, in particolare nei mesi invernali quando la natura ci offre ben poco.
Continua a leggereStoccafisso e baccalà: pesce del Nord, ricette del Sud dell’Europa
Un prodotto che più nordico di così non si può, ma che nei paesi del Sud Europa ha avuto uno straordinario successo gastronomico e un utilizzo molto creativo in cucina. Per questi piatti gustosi dobbiamo dire grazie a navigatori intraprendenti e aperti alle novità … e persino al Concilio di Trento! Sì, perché il favore della Chiesa verso i piatti adatti ai giorni di astinenza ha favorito anche la diffusione di questo pesce. Ma andiamo con ordine. Continua a leggere
Il piacere della prima colazione gourmet
La prima colazione! Per me un momento sacro, la carica necessaria per poter cominciare la giornata. Sarà perché ho la pressione bassa, ma per me è inconcepibile non mangiare qualcosa appena sveglia. Ho l’abitudine di apparecchiare la tavola per la prima colazione prima di andare a dormire, così al mattino devo solo accendere il fornello: sono troppo stordita al risveglio e rischierei di fare danno, rompere qualche tazzina o mettere il sale al posto dello zucchero. Mentre preparo la camomilla della buonanotte, sistemo le tazze, le zuccheriere (al plurale, perché io uso lo zucchero bianco, mio marito preferisce quello di canna), i bicchieri per la spremuta, lo spremiagrumi, i biscotti, la marmellata, il pane, le bustine del thè, la teiera, la moka. Continua a leggere
I castagnetti: biscotti antistress
E’ dimostrato scientificamente che cucinare porta molti benefici psicologici (già ne ho parlato nel mio blog, leggete qui). Stando ai fornelli si dà libero sfogo alla propria capacità espressiva e si prova un senso di gioia e gratificazione personale e una diminuzione dello stress. Se lo stress diminuisce, siamo più felici e stiamo bene nell’anima e nel corpo. Si sa che dedicarsi all’arte, alla pittura, alla musica, alla danza gratifica e consola ma è significativo che alcuni psicologi paragonino la cucina alle altre forme artistiche, considerandola un’espressione creativa e un efficace antidoto contro le tensioni e il nervosismo. Pare che soprattutto quando si cucina qualcosa per gli altri l’effetto sia garantito, perché il dono generoso e l’espressione di affetto scatenano energie positive anche dentro di noi e non solo nella persona a noi cara che gode dei nostri manicaretti.
Per passare dalla teoria alla pratica, vi racconto la mia esperienza concreta quando ho dedicato un po’ di tempo a realizzare dei deliziosi biscottini alle castagne. Avevo trascorso alcune giornate difficili, con un po’ di nuvole nere che attraversavano la mia vita e ho pensato che cucinare dei dolcetti mi avrebbe aiutato a rilassarmi e trovare un po’ di gioia. Ha funzionato! Avevo visto la ricetta in TV, nella trasmissione di Benedetta Rossi, la simpatica cuoca marchigiana che ci dà sempre degli ottimi consigli e col suo sorriso e la sua allegria trasmette tutta la gioia dello stare ai fornelli. Continua a leggere
Le cattedrali sotterranee di Canelli
È un appellativo azzeccato per luoghi che si sviluppano nella penombra, caratterizzati dalle ampie volte a botte, in un’atmosfera quasi sacrale che ispira silenzio e rispetto. Sono luoghi particolarmente adatti ad accogliere il lento e delicato processo di produzione del vino, un nettare che fin dall’antichità, in tutte le epoche e civiltà ha evocato un legame con il divino. Le cantine sotterranee di Canelli sono un luogo che decisamente ispira mistero e trascendenza e che merita una visita. Continua a leggere