I testaroli della Lunigiana

La prima volta che li ho assaggiati è stato circa 30 anni fa a casa della zia Giulietta che viveva a Marina di Massa. Ogni tanto facevamo tappa a casa sua ed erano soggiorni molto piacevoli: ho ricordi di lunghe passeggiate in riva al mare, di un bel cono gelato alla storica gelateria Eugenio, di una gita sulle Alpi Apuane a godere di splendidi panorami. Zia Giulietta era un’ottima cuoca e una sera ci ha preparato i testaroli, piatto a me assolutamente sconosciuto ma è stato amore a prima vista. Da allora quando passo dalla Lunigiana non perdo occasione per acquistarli e per mia fortuna ho scoperto che si trovano anche a Milano in qualche negozio di prodotti gastronomici di nicchia, nella confezione sottovuoto. Certo, comprati freschi dal panettiere sono tutta un’altra cosa. Ma qualcuno di voi si starà chiedendo: di che cosa stiamo parlando?

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A Bagnone, a parlare delle religioni a tavola

Cari amici, come sapete domenica 11 giugno 2017 sono stata a Bagnone  (provincia di Massa – Carrara), patria di testaroli e castagne, della torta d’erbi e della famosa cipolla di Treschietto. Il tema dell’incontro era: “Le religioni a tavola. Cultura, teologia e convivialità“. Nella bella cornice della Pinacoteca “Enrico Garavaldi”, ho avuto occasione di parlare del profondo significato sociale della tavola, dei riti e delle regole dell’ebraismo e dell’islam; del cristianesimo e dell’influenza del monachesimo sulle abitudini gastronomiche dell’Europa; dello champagne di Dom Pierre Perignon Continua a leggere