Il nostro pranzo della Domenica delle Palme

Nonostante la clausura forzata, non rinunciamo a fare un po’ di festa. Siamo all’inizio della Settimana Santa, la più importante dell’anno liturgico, e non dobbiamo dimenticarci di celebrare questo tempo forte come si deve. La famiglia è stata definita “chiesa domestica”, quindi con un po’ di buona volontà cerchiamo di realizzare anche in casa un’atmosfera che ci aiuti a vivere bene queste giornate. Ci aspetta una settimana rigorosa, Venerdì Santo sarà di astinenza e digiuno, ma la Domenica delle Palme è giorno di festa. Decidiamo di apparecchiare in sala, con una bella tovaglia e con i calici di cristallo, così è proprio domenica, altrimenti il rischio è quello di vivere questi giorni come se fossero tutti uguali. Continua a leggere

Stanchi dei grandi chef, gli italiani tornano alla nonna

di Umberto Folena

Ridateci gli spaghetti al pomodoro, gli gnocchi al ragù, il baccalà con la polenta e lo spezzatino con il purè. Molto più semplici e rilassanti, oltre che piacevoli al palato. Continueranno pure a dare soddisfazione agli inserzionisti pubblicitari, gli italiani, stando con il naso incollato davanti ai programmi televisivi in cui imperversano chef grandi, o semplicemente famosi come chiunque riesca a piazzare il suo bel faccione dentro il teleschermo. Ma la gran massa – per l’esattezza tre su quattro – sono stanchi dell’eccesso di elaborazione e, così per far rima, agognano il minestrone. Continua a leggere