Il nostro pranzo della Domenica delle Palme

Nonostante la clausura forzata, non rinunciamo a fare un po’ di festa. Siamo all’inizio della Settimana Santa, la più importante dell’anno liturgico, e non dobbiamo dimenticarci di celebrare questo tempo forte come si deve. La famiglia è stata definita “chiesa domestica”, quindi con un po’ di buona volontà cerchiamo di realizzare anche in casa un’atmosfera che ci aiuti a vivere bene queste giornate. Ci aspetta una settimana rigorosa, Venerdì Santo sarà di astinenza e digiuno, ma la Domenica delle Palme è giorno di festa. Decidiamo di apparecchiare in sala, con una bella tovaglia e con i calici di cristallo, così è proprio domenica, altrimenti il rischio è quello di vivere questi giorni come se fossero tutti uguali. Continua a leggere

Una cena per accogliere l’autunno

Amo l’estate, il caldo, le vacanze. L’arrivo dell’autunno mi fa nascere dentro una sottile malinconia, per di più le previsioni del tempo annunciano che ci sarà un crollo di 10 gradi nelle temperature. Ma cerco di reagire pensando positivo, concentrandomi su quanto di bello ci regala questa stagione. L’autunno non è solo l’epoca del primo freddo, delle nebbioline del mattino e delle solite seccature della vita cittadina. E’ anche la stagione delle castagne, dei funghi, della polenta, delle cene con gli amici con i quali ci si ritrova dopo le vacanze. E così decido che stavolta il cambio di stagione non mi coglierà impreparata. Continua a leggere

Una serata di generosità, cultura, amicizia … e ottimo vino!

Tempo fa ho partecipato all’organizzazione di una serata che aveva lo scopo di raccogliere fondi per una associazione. L’obiettivo posso dire che è stato raggiunto, ma aveva proprio ragione san Francesco d’Assisi quando nella sua famosa Preghiera semplice diceva: “E’ dando che si riceve”. Perché i partecipanti sono stati generosi ma hanno ricevuto a loro volta dei doni: una bella cena, ottimo vino, piacevole compagnia e hanno anche imparato tante cose interessanti sulla storia e sulla cultura del vino.  Vi racconto come è andata. Continua a leggere

Il vino del parroco: il Ruchè

Il mio primo incontro con il Ruchè è stato in una bella enoteca di Milano, dove qualche anno fa sono entrata per comprare un paio di bottiglie di vino per mio marito, in occasione del suo compleanno.

Il titolare dell’enoteca è un signore simpatico e molto cordiale, in vena di chiacchiere e con la filosofia di trattare bene il cliente, venire incontro ai suoi gusti e alle sue richieste ma allo stesso tempo allargargli l’orizzonte, segnalandogli qualche prodotto di nicchia. Gli dico che voglio comprare un vino rosso fruttato e profumato, ho già idee abbastanza chiare sulla bottiglia da acquistare ma lui mi tira fuori il Ruchè di Castagnole Monferrato. Mi racconta la storia di quel vino, mi dice con decisione che, in base alle mie indicazioni, ha capito bene i gusti di mio marito e che l’avrebbe apprezzato sicuramente. Decido di accettare la sua proposta e non me ne sono pentita. Continua a leggere