“Per mangiare il tacchino bisogna assolutamente essere in due: io ed il tacchino“. E’ una delle tante battute di Gioachino Rossini, il compositore marchigiano del quale in quest’anno 2018 si celebra il 150° anniversario della morte. La sua produzione musicale spazia tra vari generi ma è soprattutto l’opera lirica ad avergli dato la fama: Il Barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, Guglielmo Tell, per fare solo qualche esempio. Ma Rossini era anche un uomo che sapeva gustare i piaceri della vita, con una autentica passione per l’enogastronomia: «Non conosco un’occupazione migliore del mangiare, cioè, del mangiare veramente. L’appetito è per lo stomaco quello che l’amore è per il cuore. Lo stomaco è il direttore che dirige la grande orchestra delle nostre passioni». Continua a leggere