La bellezza del refettorio monastico

L’11 luglio la Chiesa ricorda San Benedetto, Padre del monachesimo occidentale. Nel mio blog ne ho parlato spesso perché nella sua Regola molti capitoli sono dedicati al refettorio e ai suoi riti, alla cucina e alla sua organizzazione. Per una comunità monastica (ma vale per tutte le comunità, a partire dalla famiglia) è molto importante il pasto preparato e consumato insieme, perché a tavola si costruiscono relazioni, si cementa l’unione, si pratica la carità e la creatività, si nutre il corpo ma anche l’anima, si sfruttano i talenti e si insegna la disciplina. Non mi ripeto perché potete andare a curiosare nel blog alla ricerca dei post dedicati alla cucina monastica: ho parlato di team coaching in monastero, del progresso dell’Europa anche a tavola grazie alle tradizioni e alle buone pratiche delle abbazie, di cosa si mangiava e secondo quali riti, della dieta dei Templari, della birra trappista e molto altro. Continua a leggere

Il rito del pic-nic

Anche un prato può diventare una tavola. Il pic-nic è un’occasione per stare all’aria aperta, godere della bellezza della natura e mangiare in totale relax (formiche permettendo). La gita fuori porta è il rito di una società che si è trasformata, perché chi vive in città sente il bisogno, appena possibile, di fuggire dalla metropoli almeno per un giorno, soprattutto quando in famiglia ci sono dei bambini; il pasto viene allora consumato con un bel pic-nic sul prato, che ha il vantaggio non solo di venire incontro alle esigenze di tutte le tasche ma anche di mangiare senza troppe formalità, permettendo ai più piccoli di continuare a giocare e correre liberamente, tra un boccone e l’altro. Continua a leggere