Vi ho parlato (ecco il link) della storia del riso. Vi sarà venuta l’acquolina in bocca e adesso vorrete sapere qualcosa a proposito del suo utilizzo in cucina. Nel mio blog non scrivo nei dettagli le ricette, a parte qualche rara eccezione. Il web pullula di siti internet e blog con preparazioni culinarie, avete l’imbarazzo della scelta e potete affidarvi e dei veri esperti. Io vi racconto il contesto culturale, l’origine di certi piatti e degli ingredienti utilizzati. Così quando ci si siede a tavola si è un po’ più consapevoli dell’importanza di quello che mangiamo, della lunga storia che c’è dietro, per averne rispetto e gustare ancora di più quei sapori.
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Le trattorie: luoghi storici di cucina italiana
Mi piace andare al ristorante. Evito accuratamente i fast food ma sono anche un po’ diffidente nei confronti di certi ristoranti che propongono piatti troppo creativi, complicati, con abbinamenti fantasiosi ed eccentrici. Anche in questo caso “la virtù sta nel mezzo”, come diceva Aristotele: mi piace il locale curato e gradevole, dove gustare la cucina tradizionale, magari con un tocco di innovazione ma sempre nel rispetto della cultura gastronomica che ha reso l’Italia un’eccellenza nel mondo.
Ci sono trattorie che offrono piatti molto gustosi e che danno davvero soddisfazione al palato. Apprezzo l’eleganza della tavola e la cortesia del personale, ma non mi scandalizzo se in certe locande di campagna o nei rifugi in alta quota si presenta la cuoca con il grembiule ai fianchi che ad alta voce elenca i piatti del giorno. Se la cucina è buona, anche questa ospitalità schietta è molto gradita. Andando alla ricerca di informazioni sulla storia della cucina italiana, scopro che anche in passato i viaggiatori apprezzavano le nostre osterie, perché vi trovavano i sapori autentici e le atmosfere dell’Italia più simpatica e spontanea.
Continua a leggereLa tavola di Natale: trionfo del comfort food
Si avvicina il Natale e riprendono le buone tradizioni: si allunga il tavolo, si tira fuori dall’armadio la tovaglia delle grandi occasioni, si apparecchia con cura e soprattutto bisogna pensare al menu del pranzo di Natale. Un sondaggio della Coldiretti rivela che il 95 % degli italiani acquisterà prodotti nostrani: il 59 % perché li ritiene migliori e il 36 % perché vuole così aiutare la nostra economia. Ottima scelta: abbiamo la cucina migliore del mondo! Ho ripreso in mano il libro di ricette di Pellegrino Artusi e ho riletto il capitolo dedicato ai menu delle feste. Il pranzo di Natale non può certo mancare, accanto ad altre feste civili e religiose: Pasqua, la Befana, Carnevale, Pranzi di Quaresima (rigorosamente di magro ma senza rinunciare al gusto), festa dello Statuto. Il simpatico gourmet commenta che: «Il mondo ipocrita non vuol dare importanza al mangiare; ma poi non si fa festa, civile o religiosa, che non si distenda la tovaglia e non si cerchi di pappare del meglio.»
Continua a leggereStoccafisso e baccalà: pesce del Nord, ricette del Sud dell’Europa
Un prodotto che più nordico di così non si può, ma che nei paesi del Sud Europa ha avuto uno straordinario successo gastronomico e un utilizzo molto creativo in cucina. Per questi piatti gustosi dobbiamo dire grazie a navigatori intraprendenti e aperti alle novità … e persino al Concilio di Trento! Sì, perché il favore della Chiesa verso i piatti adatti ai giorni di astinenza ha favorito anche la diffusione di questo pesce. Ma andiamo con ordine. Continua a leggere
Un chiarimento necessario, per evitare equivoci (ma sono in buona compagnia)
Ogni tanto incontro qualche amico che, guardando il mio blog o i miei profili sui social network, mi canzona bonariamente, a proposito della mia passione per la buona tavola. Se leggesse con più attenzione capirebbe con che spirito svolgo questo impegno culturale: non c’è ricerca di un piacere fine a sé stesso, per me la tavola è luogo di convivialità, di amabile conversazione con le persone più care, è occasione di dono e generosa condivisione.
Sono in buona compagnia, in questo equivoco: anche Gesù veniva considerato un mangione e un beone, come si legge nel Vangelo di Matteo (cap. 11, 19). I tanti episodi che lo ritraggono a tavola dimostrano però che il suo obiettivo era quello di entrare in profonda confidenza con tutti. Continua a leggere
La mia ricetta del Tiramisu alle fragole
Il web abbonda di blog di ricette, curati da autentici chef o da dilettanti che però hanno tante cose belle da raccontare, e per questo ho sempre messo in chiaro che nel mio blog non avreste trovato ricette, ma riflessioni e curiosità sulla cultura della tavola e della cucina. Faccio solo qualche eccezione, dietro pressione di amici e amiche che a volte mi chiedono la ricetta di qualche golosità che hanno assaggiato a casa mia.
Questo post, e la ricetta che vi presenterò, prende spunto da un paio di foto che ho pubblicato su un social network. Mio marito Andrea stava realizzando il Tiramisu alle fragole Continua a leggere
Ma che Ribollita del cavolo! (nero)
Inverno: stagione da Ribollita. Metto in tavola ancora una volta una delle specialità della mia cucina, attesa con trepidazione dagli ospiti che frequentano la mia casa. E’ un rito, non solo per la pietanza ma anche per tutto quello che la circonda: la pentola di coccio, le ciotole anch’esse di coccio, l’apparecchiatura con i sottopiatti marroni, così da dare alla tavola un’armonia di colori. E poi il vino toscano così come l’olio extra-vergine.
Conoscete la Ribollita? Continua a leggere
Il pranzo di Natale dell’Artusi
Ed eccoci qua con in mano il mitico Artusi, del quale vi ho raccontato la storia nell’ultimo post.
Come vi dicevo, nel suo libro di ricette Pellegrino Artusi dedica un capitolo ai menu delle feste, e il pranzo di Natale non può certo mancare, accanto ad altre feste civili e religiose: Pasqua, la Befana, Carnevale, Pranzi di Quaresima (rigorosamente di magro), festa dello Statuto (commemorava l’Unità d’Italia e si teneva la prima domenica di giugno), commentando che «Il mondo ipocrita non vuol dare importanza al mangiare; ma poi non si fa festa, civile o religiosa, che non si distenda la tovaglia e non si cerchi di pappare del meglio.» Continua a leggere
L’Artusi: un libro di cucina, un successo editoriale
“La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” è un libro di cucina scritto alla fine dell’Ottocento da Pellegrino Artusi. Il titolo è lungo e nelle famiglie italiane è chiamato semplicemente: “L’Artusi”. E’ un classico della cucina italiana e della cultura della tavola. Cercate una ricetta tradizionale? Guardate sull’Artusi. Vi trovate a svuotare una vecchia casa di famiglia? Troverete varie edizioni dell’Artusi. Si discute su come realizzare la salsa verde? Lasciamo all’Artusi l’ultima parola. Continua a leggere
Le patate: che leccornia!
Dobbiamo ringraziare Cristoforo Colombo: se non avesse scoperto l’America, non avremmo le patate sulla nostra tavola. Che mondo sarebbe senza le patate? Le cuciniamo in tanti modi: bollite, al vapore, al forno, fritte, saltate in padella, pasticciate, con le cipolle, il formaggio, la pancetta; rosolate nel burro o trasformate in purè e gnocchi. Ogni regione italiana e ogni Nazione conosce un modo diverso di cucinarle Continua a leggere