Gioachino Rossini: un grande musicista e un grande gourmet

Per mangiare il tacchino bisogna assolutamente essere in due: io ed il tacchino“. E’ una delle tante battute di Gioachino Rossini, il compositore marchigiano del quale in quest’anno 2018 si celebra il 150° anniversario della morte. La sua produzione musicale spazia tra vari generi ma è soprattutto l’opera lirica ad avergli dato la fama: Il Barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, Guglielmo Tell, per fare solo qualche esempio. Ma Rossini era anche un uomo che sapeva gustare i piaceri della vita, con una autentica passione per l’enogastronomia: «Non conosco un’occupazione migliore del mangiare, cioè, del mangiare veramente. L’appetito è per lo stomaco quello che l’amore è per il cuore. Lo stomaco è il direttore che dirige la grande orchestra delle nostre passioni». Continua a leggere

Cena della Vigilia e pranzo del 25 dicembre: quando il focolare domestico dà il meglio di sé

Vi ho già raccontato il primo pranzo di Natale, quello di una settimana fa con i parenti di mio marito, con i quali abbiamo festeggiato in anticipo perché avrebbero trascorso le feste in Irlanda, con la figlia che ora vive lì. (leggete qui). La cena della Vigilia siamo andati a casa di nostro figlio Francesco, che vive in Piemonte con la moglie Marina e il loro bimbo, Leonardo, che sfoggiava una bellissima tutina rossa, per il suo primo Natale. Che emozione essere a casa di un figlio, vedere il suo albero di Natale (molto bello, il mio non sfigura solo accanto a Spelacchio, l’ormai famoso albero di Roma) e il suo presepio. Ecco nella foto la tavola apparecchiata con gusto ed eleganza. Il menu? Continua a leggere