Halloween, Dìa de Los Muertos e le tradizioni di casa nostra

Avete visto il film d’animazione Coco (Pixar – Walt Disney 2017)? E’ la storia di un bambino messicano, Miguel, che sogna di diventare musicista. La vicenda si svolge durante il Dìa de Los Muertos, il Giorno dei Morti, una celebrazione piena di colori e atmosfere gioiose, densa di significato religioso. E’ un’eredità ancestrale delle culture preispaniche che si è ben armonizzata con la festa cattolica del Giorno di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti. Secondo la credenza popolare, i morti tornano ogni anno a visitare i propri cari. In tutte le case si preparano altari, rispettando delle regole ben precise: in primis non può mancare la fotografia del defunto, circondata dalle candele che restano accese durante tutta la notte. Viene lasciato anche del cibo: un bicchiere d’acqua per dissetare il defunto dopo il suo lungo viaggio, il sale come simbolo di protezione e poi vengono cucinate le pietanze preferite del defunto. Non può mancare il Pan de Muertos, un dolce tipico: la base è quella classica del pane, aromatizzata con l’anice o con l’acqua di arancio mentre in superficie si pratica una croce. Un gesto che i panificatori fanno spesso perché favorisce la lievitazione e la cottura, ma ricco anche di simbologia cristiana. 

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