Verdure e verdurine: da piatti poveri a regine della tavola

Nella cucina contadina, quella che veniva definita povera, non mancavano quasi mai la verdura e i legumi, grazie alla coltivazione dell’orto. Insalata e pomodori, zucche e zucchine, coste e peperoni, fagioli e piselli erano il piatto forte della tavola, in gustose minestre e zuppe nutrienti. O mangi questa minestra … o salti dalla finestra. Grazie alle tecniche di conservazione, anche fuori stagione si consumavano i legumi secchi e le verdure sott’olio e sott’aceto.

Essendo considerati cibi poveri, non erano certo i protagonisti delle tavole dei nobili, che preferivano stupire i loro ospiti con carni, selvaggina, crostacei, serviti in elaborate preparazioni che erano una gioia per la vista prima ancora che per il palato. Continua a leggere

Ma dove si fabbricano il latte e i pomodori?

Leggo su una rivista che in uno zoo di una grande metropoli degli USA è stato allestito un recinto con delle mucche, accanto alle gabbie di leoni, tigri, elefanti e giraffe. Il motivo? Da un veloce sondaggio nelle scuole elementari è emerso che i bambini non sanno da dove viene il latte, per loro è un prodotto industriale. Lo zoo è stato quindi utilizzato non solo per la conoscenza di animali di altri continenti, ma anche per scoprire che il latte viene dalle mucche, animali agli occhi dei bambini altrettanto misteriosi ed esotici. Le maestre organizzano gite scolastiche nel parco dove ad orari precisi le mucche vengono munte, sotto gli occhi meravigliati dei piccoli.

Ma non è necessario andare in America: anche in Italia spesso ai nostri bambini manca una conoscenza diretta del mondo della natura. Continua a leggere

Quaresima, astinenze e le abitudini alimentari dell’Occidente

Ecco arrivata anche quest’anno la Quaresima, tempo forte della Chiesa, con i suoi riti suggestivi, l’invito alla penitenza, le astinenze e i digiuni. Fin dagli albori del monachesimo e dell’eremitismo cristiano i sacrifici nella dieta alimentare sono una costante della vita ascetica. Considerando i vantaggi spirituali di queste pratiche, la Chiesa ha voluto proporre anche ai laici di praticare ogni tanto giorni di astinenza dalle carni e giorni di digiuno. Ne ho già parlato nel mio blog (leggi qui) e per chi vuole saperne di più rinvio a quel post. Oggi vorrei soffermarmi di più su un altro aspetto: il cristianesimo ha plasmato le abitudini alimentari dell’Occidente e anche chi non è credente e non segue i precetti della Chiesa in realtà ancora oggi ha alcune abitudini alimentari che vengono proprio dalla cultura cristiana. Continua a leggere