Gioachino Rossini: un grande musicista e un grande gourmet

Per mangiare il tacchino bisogna assolutamente essere in due: io ed il tacchino“. E’ una delle tante battute di Gioachino Rossini, il compositore marchigiano del quale in quest’anno 2018 si celebra il 150° anniversario della morte. La sua produzione musicale spazia tra vari generi ma è soprattutto l’opera lirica ad avergli dato la fama: Il Barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, Guglielmo Tell, per fare solo qualche esempio. Ma Rossini era anche un uomo che sapeva gustare i piaceri della vita, con una autentica passione per l’enogastronomia: «Non conosco un’occupazione migliore del mangiare, cioè, del mangiare veramente. L’appetito è per lo stomaco quello che l’amore è per il cuore. Lo stomaco è il direttore che dirige la grande orchestra delle nostre passioni». Continua a leggere

A tavola nelle Marche: la crescia e il Lacrima di Morro d’Alba

Continuo il racconto delle mie vacanze estive. Lo so, siamo ormai a gennaio, ma forse a qualcuno dei miei lettori può interessare qualche spunto eno-gastronomico, qualche suggerimento per le prossime vacanze o anche solo per un week end. Dopo il post dedicato al Trentino, oggi vi parlerò di Urbino, una città stupenda che merita una visita. Non mi dilungo a descrivere la bellezza del Palazzo Ducale e degli altri monumenti della città, ma nello spirito del mio blog mi concentro sui prodotti tipici.

Ho scoperto che nelle Marche c’è una prelibatezza gastronomica che si chiama crescia. Continua a leggere