C’è un’immagine che è stampata nella mia mente, un ricordo tenero e commovente. E’ l’autunno del 2013, la Borgogna ci regala i suoi splendidi colori dell’autunno, che tingono di rosso le vigne di Pinot Nero. Andrea ed io, dopo avere visitato la splendida Beaune, percorriamo la Strada del Vino e andiamo a pranzare a Volnay. Le Cellier Volnaysien è un ottimo ristorante, situato in una villa antica, con la facciata coperta di edera. La sala è elegante e calda, con un arredamento che evoca in tanti dettagli l’atmosfera della migliore tradizione della Borgogna. Continua a leggere
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Meditando davanti ad una vigna, in un pomeriggio d’inverno, su una panchina gigante
«Ora tocca a voi: qui seduti, raccontate la vostra storia»: così è scritto sul cartello posto accanto alla panchina gigante. Ecco il mio racconto. E’ il 4 gennaio ma il clima è mite, il termometro indica 14 gradi. Incredibile, ma è così. Ci sono state giornate fredde, di gelo e nebbia, ma oggi il Monferrato ci ha fatto questo bel regalo. L’ultima volta in cui siamo venuti a Rosignano era novembre e pioveva. Il clima ci aveva invogliato ad andar per cantine e con alcuni amici, dopo aver pranzato con agnolotti, coniglio alla piemontese e per concludere Krumiri di Casale, abbiamo visitato l’azienda vitivinicola Vicara (acronimo delle tre famiglie Visconti, Cassinis e Ravizza): il simpatico Giuseppe ci ha guidati nella cantina storica, ci ha fatto degustare i loro ottimi vini, accompagnati da salumi e formaggi locali, e dulcis in fundo siamo scesi nell’infernot (già vi ho raccontato cos’è, se non ve lo ricordate più leggete qui) e abbiamo visitato la chiesa della Madonna delle Grazie, acquisita nel 1989 dalla famiglia Ravizza, che ne ha così evitato l’abbandono e il degrado (Dio li benedica per questa generosa iniziativa). Continua a leggere
Distillati di sapienza – “Le grandi riserve sono opere monastiche”
Oggi vi segnalo un brano tratto dal romanzo di Joris-Karl Huysmans “L’Oblato” (D’Ettoris Editori, 2016). E’ un romanzo atipico, sostanzialmente privo di una vicenda che si snoda attraverso una narrazione di fatti e avvenimenti, tanto che si potrebbe pensare ad un genere letterario originale, dove la finzione narrativa è un mero pretesto per dare un contenitore alle riflessioni dell’autore. Certamente si tratta di un’opera di grande interesse e di elevato valore artistico, dove filosofia, storia, spiritualità, arte, liturgia si intrecciano con un certo compiacimento estetico ed accompagnano il lettore lungo un itinerario intriso di profondità speculativa e contemplazione del bello. Continua a leggere
Hospices de Beaune: vino, qualità e occasione di generosità
Qualità e generosità: così si può sintetizzare in due parole la storia dei vini “Hospices de Beaune”, in Borgogna. Realizzati nella massima cura dell’eccellenza vitivinicola, sono anche molto noti perché vengono venduti all’asta la terza domenica di novembre: il ricavato è destinato alle opere assistenziali dell’ospedale di Beaune. L’asta è un avvenimento di fama mondiale, vi partecipano acquirenti che vengono dai quattro angoli del mondo, alla presenza di vip, con bellissime donne che fanno da madrine dell’evento.
Ma bisogna ricordare che l’occasione di beneficienza è la continuazione di una generosa storia di carità che risale al XIV secolo, quando Nicolas Rolin, cancelliere del duca di Borgogna Filippo il Buono, e la sua amatissima moglie Guigone fondano un ospedale per i poveri, l’Hotel-Dieu di Beaune. Continua a leggere