Il rito della grigliata: icona di una bella comunità

Ci sono tanti modi di gustare la carne: c’è chi ama la tartare, il carpaccio, insomma la carne cruda. Se invece parliamo di cottura, la carne si può cucinare alla brace, in padella, al forno, scoprendo sempre nuove tecniche, dallo spiedo dell’uomo delle caverne alle pentole fatte con materiali super tecnologici nella cucina più moderna. Oggi parliamo della grigliata: è arrivata finalmente l’estate, la stagione che amo di più, c’è tanta voglia di stare all’aria aperta e cosa c’è di più bello di un bel pranzo in giardino, cucinando sulla brace?

Non temo accuse di stereotipi di genere: ma vi siete accorti di quanto sia tipicamente maschile il barbecue? Provate a proporlo ad un gruppo di donne: anche se ottime cuoche, e persone di buon appetito, probabilmente storceranno il naso, all’idea di affumicarsi e sporcarsi di fuliggine. Opteranno per un bell’arrosto o degli involtini. Proponetelo ad un gruppo di uomini e vedrete i loro occhi che cominciano a brillare, al pensiero di mettersi in t-shirt e pantaloncini corti davanti alla griglia con un pacco di carbonella, pinze, forchettoni, salsicce e costine di maiale.  La cottura sulla brace di legna resta una passione ancestrale del genere maschile.

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