Ci sono serate che per tanti anni sono state una buona abitudine: le cene a casa con gli amici, gli appuntamenti al ristorante, la gita fuori porta alla ricerca di una degustazione di vini o della trattoria in una location suggestiva. Poi arriva questo dannato virus e butta tutto all’aria. Ricordo con particolare emozione la prima grigliata con amici dopo il primo lockdown: eravamo solo sei, in giardino, così all’aria aperta ci sentivamo più sicuri. Non ci sembrava vero di poterci guardare negli occhi, alzare i calici, mangiare in allegria, senza quel filtro del collegamento Skype, una finestra che ci permetteva di comunicare ma in modo purtroppo così distaccato e lontano. Poi è arrivata l’estate e ci sono state altre occasioni di piacevoli incontri, ma in autunno di nuovo eravamo tutti a casa, i locali erano chiusi e abbiamo dovuto anche rinunciare alle cene tra amici.
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