Perché questo blog – Cucina, cultura, relazione

1Qualcuno penserà: ecco l’ennesimo blog di ricette! No, non è il mio caso, non ho la competenza per poterlo fare. Mi piace cucinare e chi mangia alla mia tavola è mediamente soddisfatto, ma non ho in questo campo esperienze e abilità che meritino di essere trasmesse.

Ho deciso invece di aprire un blog per condividere con voi le mie riflessioni su una cultura della tavola orientata alla bellezza e alla valorizzazione dei valori familiari e sociali connessi con il mondo del cibo e del vino.

Non vi siete mai accorti di quanto la cucina e la tavola siano specchio dei rapporti umani e della comunione tra le persone? La tavola è luogo di incontro e di amicizia per definizione; cucinare per i nostri cari e apparecchiare con cura contribuisce alla crescita e alla buona salute (non solo fisica ma anche umana) della famiglia e della comunità, e permette la diffusione e la difesa dei migliori valori della nostra società occidentale: solidarietà, amore, relazione, compagnia, ascolto dell’altro, attenzione verso chi ha più bisogno, rispetto del principio di autorità, spirito di servizio e di accoglienza, amore verso la natura e senso del trascendente.

Come recita la frase che ho scelto come sottotitolo del mio blog, [“Se mangi con qualcuno, passi subito a un livello più alto di amicizia(Cormac McCarthy – Sunset Limited) ] il cibo è intermediario di tenerezza, amicizia, simpatia. A tavola è bello quando il tempo scorre calmo, ci si rilassa e si entra in una più intensa comunicazione interpersonale. E sappiamo quanto abbiamo bisogno di tutto questo in un mondo sempre più individualista, dove le relazioni sono spesso virtuali e dove sembra che non ci sia più tempo da dedicare alla costruzione di solide relazioni umane.

Sono cresciuta alla scuola del pensatore brasiliano Plinio Correa de Oliveira, che con grande lucidità ha descritto il processo di decadenza – che lui chiama Rivoluzione – della civiltà occidentale, quella civiltà figlia del pensiero greco e romano, fiorita nei secoli dell’Alto Medioevo grazie al contributo del cristianesimo; una società che grazie ai suoi valori umani e sociali ha favorito il progresso scientifico, umanistico, giuridico, politico, artistico e umano dell’Europa. Il processo rivoluzionario ha minato le basi di questa civiltà e dei valori da essa veicolati, causando il degrado che è sotto i nostri occhi.

Plinio Correa de Oliveira ha sempre posto grande attenzione al tema degli ambienti, dell’arte e del costume e alla loro influenza sulla formazione delle idee. Vi sono piccoli gesti quotidiani che se sono ispirati dal desiderio di ordine e di bellezza ci spingeranno verso ideali alti e nobili, generando relazioni umane orientate all’amore, al bene e alla giustizia. Al contrario, la tendenza al caos e alla sciatteria non solo corrompe l’ambiente in cui viviamo ma genera anche relazioni interpersonali conflittuali e disordinate. Per questi motivi, il processo di ricostruzione di una civiltà naturale e di rapporti umani sani e costruttivi deve ripartire anche da una riforma dei gusti, dell’educazione, degli ambienti.

Anche la cultura della tavola può e deve dare il suo contributo: la valorizzazione della tavola come luogo di bellezza e armonia contribuisce alla costruzione di rapporti umani sani e solidi.

E allora di che cosa parleremo? Della importanza che la società occidentale ha dato a questo tema, e soprattutto del contributo del cristianesimo (e del monachesimo cristiano in particolare). Parleremo della storia della cucina, dei cibi e dei loro valori simbolici; della tavola della famiglia e degli amici; del pranzo della festa e di quello di tutti i giorni; dell’arte della bella tavola e dei suoi riti; dei (tantissimi) episodi biblici che ruotano intorno al cibo e ai banchetti; delle usanze a tavola di altri popoli e altre religioni. Daremo anche qualche segnalazione libraria e faremo qualche commento sui film e le trasmissioni televisive che parlano di cucina, chef e buona tavola.

7 commenti su “Perché questo blog – Cucina, cultura, relazione

  1. Dina ha detto:

    Mi sembra molto interessante.
    Tornerò a curiosare.
    Grazie

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  2. Frank Seidl ha detto:

    Sono un discepolo di Plinio Correa de Oliveira. Ho lavorato con lui per 30 anni in Brasile. È vero quello che avette scritto: Plinio Correa de Oliveira ha sempre posto grande attenzione al tema degli ambienti, dell’arte e del costume e alla loro influenza sulla formazione delle idee.

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    • Admin ha detto:

      Gentilissimo Frank, è per me una gioia avere tra i miei lettori un discepolo del dottor Plinio Correa de Oliveira! E’ così importante dare il nostro piccolo contributo per ricostruire una società naturale, attraverso la bellezza e l’ordine. Anche la tavola bella e buona può aiutare a ricostruire l’ambiente e creare intorno a noi un ambiente più umano. Plinio Correa de Oliveira è stato davvero un grande maestro. Un cordiale saluto!

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  3. filia ecclesiae ha detto:

    Benvenuta a bordo, pardon: alla tavola dei blogger!
    Ottima idea, complimenti, Susanna!

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