I confetti di Teodolinda

Cari amici del mio blog, domani si sposa mio figlio. In ogni epoca e a tutte le latitudini, il matrimonio è un evento ricco di significato non solo personale ma anche sociale e fortemente comunitario, che si festeggia anche con la convivialità a tavola. Condividere con i propri parenti e amici il pranzo di nozze assume un forte significato simbolico, perché il piacere e la bellezza che vengono realizzati sono espressione del desiderio di vivere un giorno così importante con le persone più care, creando quella magia di gioia e spensieratezza che la tavola bella e buona è sempre capace di realizzare.

L’immagine che vi propongo è quella del matrimonio di Teodolinda, regina dei Longobardi, e Agilulfo: siamo nella cappella del Duomo di Monza, tutta splendidamente affrescata con la vita della Regina (è la cappella che custodisce la Corona Ferrea: merita una visita). Vediamo la Regina seduta a mensa con il suo sposo e gli invitati: sul tavolo ci sono luccicanti coppe dorate piene degli immancabili confetti.

 

Oggi è Santa Marta, la patrona del mio blog

Santa Marta è entrata nella storia come simbolo di ospitalità. Ecco cosa avevo pubblicato, quando ho aperto questo blog:

Marta, Marta! 

L’immagine che vedete qui a fianco è un bellissimo quadro di Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo, conservato nel Museo del Duomo di Monza. Come è dolce Marta che, con grazia, fa cenno a Gesù di entrare in casa sua. E’ la santa dell’amicizia e dell’ospitalità: la patrona più adatta per il mio blog.

 

 

“Chef”: un’amicizia può cambiare la vita

“Chef” è un film francese del 2012 diretto da Daniel Cohen, o meglio, come scritto nei titoli di testa, “cucinato a modo suo da Daniel Cohen, rosolato dal direttore di produzione, infornato dal produttore esecutivo”. La sceneggiatura e i dialoghi sono stati “decantati” dallo stesso Daniel Cohen, il suono è stato impastato e amalgamato, il montaggio è stato tritato … insomma, già nei titoli di testa si capisce che il film strizza l’occhio al cibo come metafora della vita. Continua a leggere

Gli chef star ai fornelli e alla TV: è vera gloria?

Come avrete capito, sono un’appassionata di cucina e di tutto quello che ruota intorno al suo mondo. Qualche volta guardo le trasmissioni televisive dedicate alla buona tavola e al turismo enogastronomico: si imparano nuove ricette, ci si erudisce sulle caratteristiche degli ingredienti, sui prodotti locali e sulle belle tradizioni dell’Italia o di altre nazioni.

Però non amo i talent show dedicati alla cucina, quelli che vedono il susseguirsi di una serie di prove nelle quali i concorrenti devono dimostrare cosa sanno fare ai fornelli, con la progressiva eliminazione dei cuochi bocciati e al termine della serie di puntate la proclamazione del vincitore. L’idea è interessante, ma quello che non apprezzo di queste trasmissioni è l’atteggiamento dei giudici, chef famosi che assumono in modo a tratti caricaturale e artefatto la parte dei cattivissimi: non esitano a manifestare disprezzo e scarso rispetto verso i concorrenti, con durezza e altezzosità. Continua a leggere

Barbera, champagne, trani a gogo: la Milano di Gaber

La serata al bar con gli amici è un classico rito, presente a tutte le latitudini, con i suoi aspetti positivi e negativi. E’ certamente apprezzabile questo desiderio di compagnia, rispetto alla solitudine individualista di coloro che si sdraiano sul divano e cominciano a fare zapping con il telecomando in mano. C’è purtroppo l’altra faccia della medaglia: il rischio dell’alcoolismo è dietro l’angolo, grave piaga sociale che mina la felicità di molte famiglie e rovina la gioventù. Continua a leggere

La festa di Bilbo, la tavola di Tom Bombadil e la birra del Puledro Impennato

Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione”.

Non so a voi, ma a me viene un leggero brivido lungo la schiena quando leggo l’incipit de Il Signore degli Anelli. E’ un tuffo nella Terra di Mezzo, nelle sue atmosfere, nelle avventure della Compagnia dell’Anello, nel mondo di fantasia, ma così simile al nostro, creato dalla mente geniale di Tolkien. Sono molti i temi che rendono il romanzo così apprezzato: il viaggio, tema ricorrente della letteratura, visto come itinerario di crescita e conversione; la risposta alla chiamata, l’assunzione delle proprie responsabilità di fronte all’urgenza del tempo presente; la mano di una Provvidenza che regge gli eventi; la scelta tra il bene e il male; il desiderio di proteggere il proprio mondo dagli attacchi del nemico, scoprendo lungo la strada di avere amici vecchi e nuovi che combattono insieme a noi; l’umiltà come chiave del successo. Continua a leggere

Ode al centrotavola

Tra tutti gli oggetti che vengono posti su una tavola apparecchiata, il centrotavola è sicuramente quello con minore utilità pratica, anzi oserei dire che, da un punto di vista del suo utilizzo concreto, non serve proprio a nulla. Tutto ha una sua utilità: il piatto, il coltello, il bicchiere, la brocca dell’acqua. Non tutto è assolutamente indispensabile: ad esempio, un sottobicchiere o un sottopiatto possono anche non esserci, ma se ci sono non è solo per motivi estetici ma anche per proteggere la tovaglia dalle macchie.

Per quanto riguarda invece il centrotavola, non possiamo trovare uno scopo che non sia quello estetico: chi lo prepara lo fa solo per rendere la tavola più bella.   Continua a leggere

“Stia con noi”: la magia di una cena

La Bella e la Bestia” è una fiaba famosa, della quale esistono molte versioni. Dal racconto sono state tratte opere liriche e teatrali, trasposizioni cinematografiche. Nel 1991 la Disney ha realizzato una film d’animazione che ha avuto uno straordinario successo, anche grazie alle sue belle musiche che hanno vinto l’Oscar per la migliore colonna sonora. Nel prologo del film della Disney si racconta la storia di un principe viziato, egoista e cattivo, che una notte d’inverno caccia via una vecchia mendicante arrivata al castello chiedendo riparo dal freddo pungente. In realtà la vecchia era una fata, che punisce il principe per il suo egoismo: lo trasforma in un essere mostruoso e i suoi servitori in oggetti incantati.   Continua a leggere

Il Pranzo di Babette citato dal Papa nel suo documento sull’amore nella famiglia

Una bella sorpresa: nell’esortazione apostolica post sinodale sull’amore nella famiglia Amoris laetitia, Papa Francesco non cita solo San Tommaso, Padri della Chiesa, Catechismo e Concilio Vaticano II ma anche un film: Il Pranzo di Babette. Già sapevamo che è uno dei film preferiti del Pontefice, ma non vi nascondo il mio piacevole stupore nello scoprire che è stato addirittura citato in questo importante documento. Continua a leggere

La bellezza della tavola, nelle parole di Roger Scruton

Oggi vi presento un passo di una conferenza dello scrittore e filosofo britannico Roger Scruton, a proposito della bellezza della tavola. Come ormai sapete, è un tema che mi sta molto a cuore. Gli uomini hanno sempre intuito e dato valore all’aspetto sociale del nutrimento: per questo motivo  trasformano in piacere e bellezza la necessità del sostentamento quotidiano. Sotto la ricerca della bellezza, anche a tavola, si nasconde un’esigenza morale. E non parlo di lusso, ostentazione,  performance, ma parlo di un rito che produce effetti sulle persone che lo vivono. La tavola diventa così un’alta espressione della cultura umana, una forma di arte: Continua a leggere