Oggi vi segnalo questo post di Marina. Impastando, si sa, si possono fare delle belle considerazioni esistenziali. Anzi, ho sempre sostenuto che stando ai fornelli si capisce di più il mondo. Come diceva suor Juana Inès de la Cruz «se Aristotele avesse cucinato, avrebbe scritto molto di più!» E alla fine, vi segnalo il link al blog di Marina, così potrete fare anche voi il pane in casa.
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Sapete … è proprio grazie a questo periodo difficile che capiremo di che pasta siamo fatti.
Abbiamo passato mesi, anni, a lasciarci “trascinare” dagli eventi, dalla routine, dalle persone. Impegni inderogabili, il lavoro, le riunioni, andare a fare la spesa … il nostro tempo era perfettamente scandito da “qualcosa da fare”.
E adesso? Molti di noi – non tutti, lo so – si sono ritrovati con molto tempo libero. O magari abbiamo sempre mille cose da fare anche in casa a ogni ora del giorno (presente!), ma senza qualcuno che ci stia col fiato sul collo. Possiamo finalmente gestirci il nostro tempo più o meno come vogliamo. Siamo fuori dal solito giro che sembrava non potersi fermare mai.
Eppure si è fermato.
E ora sta a noi farlo ripartire: come ripartiamo ogni singolo giorno definirà le persone che vogliamo essere. Questo è il momento di resettare le nostre priorità, cos’è veramente importante nella vita. Solo grazie a questo periodo scopriremo cosa conta per noi, in che cosa ci spendiamo veramente. Prima eravamo immersi nel turbine della solita routine, ora possiamo fare delle scelte.
Allora cosa scegliamo di fare? Di che pasta siamo fatti?
Insieme a questa riflessione vi regalo uno scatto del mio PANE AI MULTICEREALI che ormai sforno quotidianamente. La ricetta la trovate sul blog!