Vi avevo promesso qualche breve resoconto di quanto sta accadendo a Milano, nella settimana del cibo. La Fiera TuttoFood attira gli operatori del settore e la città di prepara ad accogliere i visitatori anche con la ricca offerta del Fuori salone. Ve ne ho già parlato nel post precedente: oggi aggiungo una breve cronaca dell’inaugurazione di Food Friends, il progetto di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza per Week&Food. La presentazione si è tenuta giovedì 4 maggio a Palazzo Castiglioni, l’edificio liberty sede di Confcommercio Milano.
Il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, l’assessore allo sviluppo economico alla Regione Lombardia Mauro Parolini, l’assessore alle politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane al Comune di Milano Cristina Tajani e la prof.ssa Francesca Golfetto di Fiera Milano hanno raccontato lo spirito dell’iniziativa, nella location suggestiva della veranda, animata per l’occasione con un elegante aperitivo e con il sottofondo di una quartetto jazz.
Hanno ricordato che tutta la città si è mobilitata, con oltre 200 eventi, mettendo in mostra molti ingredienti per un piatto davvero succulento. Vi è piaciuta la metafora culinaria?
Milano è una città bellissima, dove nel giro di poche centinaia di metri abbiamo il Medioevo di Piazza Mercanti e il gotico del Duomo, il castello Sforzesco e i grattacieli di Porta Nuova, i resti archeologici del palazzo imperiale di Costantino e le dimore liberty. Aggiungiamo un’offerta ricca da un punto di vista culinario, non solo di ristoranti ma anche di mercati rionali e di botteghe storiche dove si trovano ancora prodotti d’eccellenza: pasticcerie, macellerie, drogherie, enoteche. Grazie al progetto Food Friends si parlerà non solo di qualità e bontà del cibo ma anche di valori da trasmettere: perché la tavola vuol dire anche comunità, solidarietà.
Per questo sono in programma infatti le iniziative per sostenere i prodotti gastronomici delle regioni colpite dai terremoti del 2016, e favorire la sensibilizzazione alla lotta allo spreco alimentare, con il lancio di FoodyBag, un contenitore nel quale il cliente potrà portare a casa gli avanzi del ristorante.
Gli articoli per la tavola, la cucina e la decorazione della casa sono importanti, sia per godere della bellezza della convivialità che per disporre degli attrezzi giusti per cucinare a regola d’arte: ed ecco allora le proposte di ART, che ha allestito le tavole apparecchiate ai Caselli Daziari e che ha fornito bicchieri, piatti, coltelli ed elettrodomestici dell’ultima generazione per le degustazioni e gli show cooking. Un bel depliant dà anche suggerimenti per qualche sfiziosa ricetta e i relativi oggetti per la loro realizzazione.
Tante le location che in questi giorni si attivano per coinvolgere i visitatori. Cito a titolo di esempio Palazzo Bovara, che accoglie eventi legati al mondo del caffè e delle spezie; i Caselli di Porta Venezia; i mercati comunali coperti, come quello di Piazza Wagner, alcune importanti vie cittadine, Via Piero della Francesca, Via Paolo Sarpi e Via Vittor Pisani.
Un misterioso codice leonardesco, una fedele cuoca, ricette, usi e costumi gastronomici della Milano al tempo di Leonardo da Vinci sono invece gli ingredienti di una suggestiva visita guidata al Castello Sforzesco.
Al Capac, Politecnico del Commercio, viene allestito un Villaggio della Pizza, per far conoscere un piatto protagonista della cucina italiana sotto ogni aspetto: gusto e tecniche produttive, ingredienti e tecnologie di eccellenza, con laboratori per i bambini, che impareranno ad impastare la pizza.
Insomma, c’è una città che si mobilita e coglie le opportunità, ragionando intorno al cibo nella sua pluralità di declinazioni, evidenziando gli aspetti culturali, sociali, storici, simbolici del mondo della tavola. Gli uomini hanno sempre intuito e dato valore all’aspetto sociale del nutrimento: per questo motivo la necessità del sostentamento quotidiano viene trasformata in piacere e bellezza, ma anche in momento di dono e carità, per ricordare l’importanza della comunità, dei legami interpersonali autentici. Se non c’è ricerca della qualità della relazione, allora la tavola diventa solo ostentazione, una performance, con scarse ricadute sul piano della crescita personale. In questi giorni Milano si impegna invece con decisione a dare al mondo del cibo una valenza sociale e culturale, economica e solidale. Siamo partiti col piede giusto. L’aperitivo, per continuare con la metafora, ha stuzzicato l’appetito. Vediamo ora cosa ci verrà servito come piatto forte.