“Eenmaal”: il ristorante per chi cena da solo

Alzi la mano chi, almeno una volta, non si è sentito a disagio cenando tutto solo in un ristorante. Può capitare di mangiare da soli, se ci si trova lontano da casa per lavoro, affari, turismo. Si cerca un ristorante, si entra e il cameriere ci indica il tavolo più piccolo che c’è. A quel punto ci guardiamo intorno: il locale è affollato da giovani coppie di innamorati mano nella mano, tavolate di amici allegri, un quartetto di donne che spettegolano e ridono, una famigliola numerosa con bambini irrequieti.

E voi? Soli e imbarazzati, che improvvisamente sentite nostalgia di casa e di amici; persino il collega di lavoro normalmente così noioso diventerebbe una compagnia gradita, per evitare l’imbarazzo di quella solitudine. Cominciate a consultare lo smartphone o sfogliate una rivista: e il tempo non passa mai. Alla fine quel chiasso intorno a voi diventa insopportabile.

Niente paura, è arrivato il ristorante per single! Si chiama Eenmaal, il primo ristorante al mondo per clienti che cenano da soli, locale dove le coppie e le allegre compagnie sono bandite.

Lo vedete dalle immagini: ci sono tavolini per un solo avventore. Non è un ristorante, voglio precisare, per single alla ricerca di un partner: è proprio per single che vogliono mangiare nel silenzio, in santa pace, senza dover patire la vicinanza di chiassosi clienti. Tra l’altro, proprio per rispettare la tranquillità di tutti, i cellulari devono essere consegnati all’ingresso.

Eenmaal è un progetto sperimentale olandese nato ad Amsterdam nel luglio del 2013: l’idea si è rivelata vincente e ha avuto uno straordinario successo. E’ stato aperto un locale anche a Londra e vogliono aprirne uno a New York.

Marina Van Goor, una delle ideatrici del progetto, ha commentato: “Un cliente ha riassunto bene la nostra filosofia con questo commento: Questo ristorante trasforma una situazione spiacevole in piacevole. Cenare da soli, del resto, può essere un’esperienza utile nel nostro mondo iper connesso perché ci spinge a disconnetterci per un po’ ”.

I tavoli sono neri, a mio giudizio un po’ freddi, il design è abbastanza essenziale, minimalista: devo confessarvi che mi trasmette una sensazione di tristezza. Eppure il successo dell’iniziativa rivela la risposta ad un’esigenza: Eenmaal permette di mangiare al ristorante in uno scenario di raccoglimento quasi eremitico. L’importante, a mio parere, è che quella situazione sia temporanea, occasionale: quando una persona è lontana da casa per lavoro, oppure quando la moglie e i bambini sono in vacanza e il marito vuole mangiare qualcosa di buono, dopo una settimana di surgelati scaldati al microonde. Magari si può approfittare del silenzio e della solitudine per riordinare le idee, pensare, farsi un esame di coscienza. Basta che non diventi la regola.

La tavola è da sempre considerata un momento conviviale per le famiglie, le coppie, gli amici, i colleghi. Mi auguro che, in questa società che sta scivolando sempre più verso l’individualismo, quel modello di ristorante non diventi esperienza abituale, addirittura desiderabile.

Il problema non è il successo del ristorante per single, che magari è davvero la risposta ad una domanda del mercato della ristorazione. Il vero problema è quello di chi vive in famiglia ma preferisce mangiare un panino in camera sua davanti al computer. Oppure chi mangia al ristorante con amici ma interagisce di più con il suo smartphone che non con chi è seduto di fronte a lui.

Sempre più spesso, nella quotidianità, il cibo è consumato senza parole: questo abbassa l’uomo a livello quasi animale. Non ci sono orari comuni, rituali familiari, cibi di famiglia. Ne ho già parlato nel mio post Il cibo al tempo della società coriandolare.

Accogliamo “Eenmaal” per quello che è: una risposta ad un’esigenza, una moda, magari un vezzo. L’importante è che quel modello di tavola non diventi la regola e non sia lo specchio della solitudine dell’uomo contemporaneo.

3 commenti su ““Eenmaal”: il ristorante per chi cena da solo

  1. Aldo ha detto:

    ottima idea, spero ne aprano uno in ogni capoluogo di provincia, almeno.

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  2. […] parere, anche l’aspetto della voglia di compagnia. Vi ho parlato in questo blog del fenomeno del ristorante per single: forse sono due facce della stessa medaglia, sono prodotti della solitudine del mondo […]

    "Mi piace"

  3. Alberto Vivenzio ha detto:

    L’ha ribloggato su Il sito di Albertoe ha commentato:
    …la solitudine dell’uomo contemporaneo …anche a tavola ….

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