La famiglia si costruisce anche a tavola

Oggi vi voglio mostrare una scena tratta da un film, The Blind Side, con il quale Sandra Bullock ha vinto l’Oscar nel 2010 come miglior attrice protagonista. Narra la storia vera di Michael Oher, un ragazzo abbandonato dalla madre, che viene accolto da una famiglia che saprà dargli calore, affetto e saprà aiutarlo a mettere a frutto i suoi grandi talenti. Perché un film così può interessare ad un blog sulla cultura della tavola? Ora ve lo spiego.

La famiglia si può costruire anche attraverso i pasti: perché a tavola è possibile creare un’empatia che consolida e conferma il fatto di essere una vera famiglia. Bisogna però rispettare alcune regole: apparecchiare con cura, sedersi tutti intorno al tavolo allo stesso orario, spegnere la televisione, conversare, ascoltarsi. Si realizza così un rito che produce effetti benefici sulle persone che lo vivono.

Veniamo al film: questo ragazzo, che tutti chiamano Big Mike, un giorno sta girando solo e infreddolito per le strade di Memphis, alla vigilia del giorno del Ringraziamento. La famiglia Tuohy lo incontra e gli offre di andare a dormire da loro. Ed ecco la scena che vi voglio presentare: la famiglia è riunita per il giorno del Ringraziamento, e come vi dicevo Big Mike è arrivato in quella casa da appena un giorno.

La Festa del Ringraziamento è una festa molto sentita negli Stati Uniti, che affonda le sue radici nella storia dei Padri Pellegrini. E’ un giorno da trascorrere in famiglia, preparando un grande pranzo, con il tradizionale tacchino, e prima di mangiare si prega, ringraziando il Signore dei benefici ricevuti. Ma, come avete visto, la famiglia Tuohy, molto appassionata di sport, è davanti alla televisione a guardare una partita. Mentre il padre e i due figli mangiano sul divano, la madre si rende conto di quanto quel modo di fare faccia sentire isolato Big Mike.

Allora spegne la tv e invita tutti a sedersi attorno alla tavola apparecchiata. E la relazione cambia: la preghiera, tenendosi per mano, stringe un legame tra tutti loro, il ragazzo non è più fuori dal gruppo, è dentro la famiglia. Quella tavola condivisa rispecchia la volontà di accogliere Big Mike. Da quel giorno farà parte della loro famiglia, la sua vita cambierà, l’amore che riceverà gli aprirà strade che altrimenti non avrebbe potuto percorrere.

Quanto è importante la tavola per costruire una famiglia! Anche Papa Francesco si è soffermato sull’importanza della convivialità in famiglia.

Eppure, quanti oggi non danno nessun valore al momento del pasto condiviso. Tanti giovani entrano in casa, vanno al frigorifero, prendono qualcosa di pronto, magari lo scaldano al microonde e vanno a consumarlo in camera, davanti al pc. La madre non se la prende, anzi questo le permette di fare altrettanto, mettendosi davanti alla televisione a guardare la sua serie TV preferita. Il padre non fa una piega, è stanco e non ha voglia di mettersi a parlare con i figli, con il rischio di essere coinvolto in qualche noiosa discussione su maestre e compagni di scuola prepotenti. E la famiglia piano piano muore, i suoi componenti si allontanano, non si è più famiglia ma persone che convivono. L’individualismo prende il sopravvento.

L’attenzione alla tavola è così importante per costruire una famiglia!

7 commenti su “La famiglia si costruisce anche a tavola

  1. Daniela Boni ha detto:

    Grazie di questo bellissimo blog e dei semplici e sempre eterni temi come la famiglia, e il condividere i frutti che Dio ci ha donato.Il cibo è un mezzo per rendere gloria a Dio.

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    • Admin ha detto:

      Grazie Daniela! Mangiare insieme è un simbolo di amicizia. È il modo per amare la vita e gli amici. Partecipare al rito della tavola è un modo essere in comunione con l’altro. A presto!

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  2. mauriziodones ha detto:

    L’ha ribloggato su Betania's Bare ha commentato:
    Un blog sano. Una nuova amica. Un argomento… umanissimo. Grazie!

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  3. Serena ha detto:

    Confermo, bellissimo film!

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