La bellezza come stile di vita

Intervista a Donatella Galli

Ci tiene ad essere presentata innanzitutto come moglie, madre e nonna felice di due nipotini. Ma Donatella Galli è anche imprenditrice e Presidente di ART – Arti della tavola e del regalo, l’associazione imprenditoriale, aderente al Sistema Confcommercio, del settore degli articoli per la tavola, la cucina, il regalo e la decorazione della casa.

Mi è parso subito evidente che tra questi due aspetti della sua vita non ci sia una netta separazione, e anzi che la grande considerazione per i valori della famiglia contribuisca a mettere anche nel lavoro passione per la bellezza e l’armonia e a generare una cultura e un gusto della tavola che mettano al centro le relazioni interpersonali.

Ne ho avuto conferma quando l’ho intervistata in occasione del Natale, per scoprire i segreti della sua tavola.

Dottoressa Galli, con quale spirito prepara il festeggiamento del Natale?

Con la gioia di accogliere e di donare affetto che si esprime anche nel massimo della cura della preparazione della tavola e del cibo, pensando anche ai gusti e alle esigenze dei commensali. Ad esempio ho fatto una cena natalizia per un gruppetto di amici fra cui vi era un celiaco, quindi ho procurato il pane per lui, il dolce per lui e non ho fatto il primo.

Quali sono secondo Lei i valori sociali veicolati dalla tavola?

Molto ci sarebbe da dire su questo argomento, ma da ricerche francesi ed italiane emerge che una tavola ben apparecchiata, anche non necessariamente con elementi costosi, ma che esprime un’armonia, facilita la buona disposizione d’animo. Il piacere di sedersi insieme, di gustare il cibo, anche le cose più semplici ma preparate con cura, predispone al dialogo e alla relazione.

Quale relazione c’è tra nutrimento del corpo ed elevazione dell’anima?

Le relazioni tra i familiari o gli amici sono arricchite quando a tavola, oltre a nutrire il corpo, riesco a creare anche una disposizione dell’animo ad accogliere e prendermi cura dell’altro. Così, attraverso la tavola, posso esprimere il dono di me stessa alle persone care. Si consolidano gli affetti e ne deriva una riconoscenza, conscia ed inconscia, nei confronti di chi dimostra in ogni circostanza la sua attenzione all’altro. Anche a tavola ci si può donare. Gesù ha donato se stesso nel pane e nel vino dicendo ‘’ Fate questo in memoria di me ‘’, durante una cena, ed ha mandato gli apostoli a preparare …. Dovremmo ricordarlo!

Come apparecchia la tavola?

La tavola sarà apparecchiata con cura: un bel servizio di piatti, flutes in cristallo, bicchiere per l’acqua rosso, posate con effetto madreperla con virole dorata. Utilizzerò una tovaglia in tessuto dorato, stelle  di natale in stoffa delle Canarie e un centrotavola di rami di pino con fiocchi  rossi. I segnaposti in carta sono stampati e compilati a mano. Ogni signora troverà  sul piatto un braccialetto di Murano, ed ogni uomo un sigaro “da bere” perché contiene una grappa da monovitigno del Piemonte: lo chiamano il sigaro dell’amicizia “non lo fumi ma lo centellini”. Per ogni commensale vi è  l’augurio di Natale arrotolato  e posto davanti al piatto. Contiene una preghiera dal titolo “Ti farò posto Signore“.

Quanta cura del dettaglio! E senza dimenticare l’attesa di Colui che è al centro della festa.  E il menu?

Per antipasto, cocktail di scampi, insalata  mimosa (una specie di insalata russa) e salmone affumicato finlandese. Per seconda portata, salmone al pepe norvegese con besciamella all’erba cipollina e patate al vapore con alloro. A seguire clementini e frutta secca. Come da tradizione, concludiamo con un panettoncino singolo per ogni commensale. con scaglie di cioccolato, servito tiepido. Il tutto accompagnato da una Magnum di Champagne, ma soprattutto da un grande affetto!

Ci sono altri dettagli di bellezza, per fare sentire all’ospite l’atmosfera natalizia?

La tavola è il fulcro, ma anche gli addobbi, le luci soffuse o meglio non troppo abbaglianti, per far risaltare il presepe e creare un’atmosfera rilassante. In sottofondo, musiche di Natale di Armstrong, Dean Martin, Perry Como, Ella Fitzgerald ecc. Il profumo dell’ambiente è con toni di cannella e fiori di garofano.

Ha fatto un accenno al Presepe.  E quali altri dettagli utilizza per richiamare al valore del Natale?

Il mio presepe è composto da statuine scolpite a mano dagli artigiani del legno di Corvara, la capanna è fatta con una sezione di tronco d’albero che produce l’effetto della grotta, ma ha il colore del legno che si accompagna bene a quello delle statuine. Ci sono poi piccoli alberi di Natale stilizzati e candele.

Grazie alla dottoressa Donatella Galli per la sua bella testimonianza.

 

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